Storia

Il processo del trasferimento del mercato inizia infatti nel 1869. Il 22 maggio il Consiglio Comunale di Montebelluna deliberò l'atteso trasporto dell'antico mercato al piano. Il programma di concorso del nuovo mercato del 30 giugno 1869 prevedeva una superficie destinata alle piazze di ben 16.800 metri quadri. I progetti giunti all'attenzione dei commissari furono sei e portavano per epigrafe i motti seguenti: Felix qui potuit rerum conoscere causas; Se; Il tempo è moneta; Montebelluna; Venezia; Non sempre fortuna ridet. Il progetto più rispondente ai bisogni richiesti venne giudicato Il tempo è moneta a firma Gio. Batta Dall'Armi e proclamato vincitore il 9 gennaio 1870.
Il giorno 8 settembre 1872 il Nuovo Mercato venne inaugurato. In poco più di tre anni, un insieme disarticolato di insediamenti e di villaggi (con l’eccezione del sito dell’antico mercato e del quartiere di Biadene) formanti il Comune amministrativo di Montebelluna trovò finalmente un suo baricentro. Un territorio centrifugo e senza forma, trovò una definizione centrale attraverso un segno urbano obiettivamente inconfondibile.

Il progetto di costruzione del Nuovo Mercato prevedeva l’erezione di una grande loggia a nord e di una più piccola, a chiusura della piazza dei grani, a sud che non venne mai realizzata. Inoltre, il particolare della loggia accompagnata a sud dal lastricato "di vivo della cava di Possagno, della qualità volgarmente detta "barettin" appare una connessione evidente tra il presente della civiltà contadina e il futuro della nuova città e segnala quindi con forza, il carattere programmatico dell'operazione. Il portico e il “selese” diventeranno quindi loggia e piazza dei grani: dalla campagna alla città.

La costruzione del centro fu un’impresa a dir poco leggendaria.

Nel giro di circa cinque anni vennero costruiti oltre venticinque edifici, quasi tutti di dimensioni ragguardevoli e articolate, tra cui almeno otto autentici palazzi. In essi trovarono posto negozi, esercizi commerciali, abitazioni e uffici.
La storia della costruzione del centro di Montebelluna è quindi indissolubilmente legata alla storia del suo mercato, un grande emporio che funzionò come volano per lo sviluppo delle attività agricole e artigianali.
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