Via Monte Meletta: il bagolaro sarà potato per garantire la sicurezza

Pubblicata il 22/01/2019

Sarà sottoposta a potatura, la pianta di Celtis Australis (detto anche “bagolaro”, “pisoer”, “spaccasassi”) di via Monte Meletta, in una posizione tra una proprietà privata e la strada pubblica. Si tratta di un esemplare di pregevole aspetto e inserito nell’elenco degli alberi monumentali del PI al n. 63.
Purtroppo, l’albero che sta giungendo al termine del suo percorso vitale,  già nel 2015 era stato controventato con un sistema di tiranti per garantire una stabilità che già a colpo d’occhio sembrava essere compromessa da alcune carie alle radici.
Negli ultimi mesi la pinta è stata oggetto d un intervento di analisi anche strumentale condotta  dalla cooperativa Eos. L’esito purtroppo conferma che l’attuale situazione dell’albero maestoso è compromessa perché a fronte di una ricca chioma, vi è una parte invece dell’apparato radicale irrevocabilmente compromessa.
Perciò due sono le soluzioni percorribili per garantire l’incolumità pubblica: la prima è l’abbattimento, la seconda è una potatura importante dell’impalcato dei rami al fine di evitare l’effetto vela in caso forti eventi atmosferici.
 
Spiega il vicesindaco, Elzo Severin: “Mettere mano ad un albero, specie se monumentale, è sempre un fatto doloroso. La giunta ha optato, non per l’abbattimento, perché l’albero è un landmark, bensì per la potatura ancorché poi vi sarà un costo annuo da gestire per le azioni di controllo.
Abbiamo cercato la via del buon senso, la stessa percorsa per la vicenda di un altro bagolaro, quella di via Bergamo che sorge nel terreno della proprietà degli omonimi fratelli. Si è cercato cioè una mediazione tra l’esigenza della sicurezza pubblica con quella conservazione di un bene naturale.
A distanza di qualche anno dal primo intervento, la carie al tronco ha causato una consistente riduzione della sezione resistente. Abbiamo perciò scelto di procedere con una soluzione conservativa che sarà realizzata nei prossimi mesi da una ditta specializzata che effettuerà degli interventi di alleggerimento della chioma ed il riposizionamento di un altro sistema di tirantatura.
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Sul tema della conservazione di questo albero, peraltro, ricordo era intervenuto anche il professor Lucio De Bortoli, senz’altro grande appassionato della storia cittadina e dei suoi segni, ed anche per questo la giunta ha ritenuto di intraprendere questo percorso che costerà qualcosina in più in termini di manutenzioni annue ma che consentirà  di mantenere un albero che è una componente paesaggistica per Contea”.


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