MEMORIE D’EMIGRAZIONE | Al MeVe l'esposizione fotografica con un focus sulla storia della sezione dei Trevisani nel mondo di Montebelluna e sul fumetto della Trevisani nel mondo

Pubblicata il 09/02/2024

Esposizione fotografica con un focus sulla storia della sezione dei Trevisani nel mondo di Montebelluna e sul fumetto della Trevisani nel mondo

Venerdì 9 febbraio 2024 si è inaugurata la mostra “Memorie d’Emigrazione” allestita dalla sezione dei Trevisani nel mondo di Montebelluna con il patrocinio del Comune di Montebelluna presso il MEVE - Memoriale Veneto Grande Guerra (Via Aglaia Anassillide, 5).

Precisa Franco Conte, presidente dell’associazione Trevisani nel mondo: “L’esposizione è il risultato di un lungo lavoro di sistemazione dell’archivio fotografico associativo (archivio.trevisaninelmondo.it), composto da 7.000 foto catalogate e digitalizzate, tra cui ne sono state selezionate circa un centinaio per raccontare l’emigrazione attraverso cinque macro categorie. Una mostra che già ha fatto tappa nelle scuole di San Biagio di Callalta e Vazzola e che dallo scorso anno, con l’aggiunta della sezione dedicata ai fumetti, è stata esposta anche a Cordignano e nelle scuole di Vazzola-Mareno di Piave.

Ci piace pensare che "Memorie d'emigrazione" non sia un progetto limitato nel tempo, ma che ogni tappa permetterà di raccogliere nuove foto storiche e di scoprire nuove storie di emigranti ed ex emigranti perché l’obiettivo è quello di Conservare i frammenti della vita consegnandoli alla storia, evitando che vadano persi”.

Macrocategorie

La prima è il lavoro, poiché in tutto il mondo le mani sporche di chi lavora si assomigliano. Il gesto con il quale ci si asciuga la fronte è lo stesso degli amici e dei parenti rimasti a casa, i calli sulle dita accomunano tutti quelli che sono partiti sia prima che dopo. Che fosse nei campi o in fabbrica, in filanda o in ufficio, per fame o per amore, tutti hanno cercato la dignità che solo il lavoro sa dare.

Gli emigranti sono esseri umani che hanno provato sulla propria pelle momenti di sconforto, sacrificio, felicità, spensieratezza e orgoglio per aver compiuto sia grandi imprese, che hanno cambiato i paesi in cui sono arrivati, sia piccoli gesti quotidiani che hanno arricchito la propria comunità.

Lontano da casa, però, non è solo sacrificio e duro lavoro, ma anche il piacere di condividere il tempo libero tra compaesani o connazionali. Possiamo immaginare l'allegro chiacchiericcio di chi si incontra al club per una festa o per un picnic, tra un bicchiere di vino e un piatto che ricorda il sapore di casa.
Quando era difficile integrarsi in terre lontane, le tradizioni sono state lancora di salvezza. Quando era l'ora di iniziare a costruire la nuova casa sono state la guida per ricordare le radici, che facevano sentire vicini i parenti e gli amici sparsi per il mondo. Tradizione vuol dire rinnovare un vincolo antico, portare qualcosa di personale della propria storia nel mondo e scrivere nuove pagine del racconto chiamato vita.

Le tradizioni danno senso al tempo e alla comunità, creano vincoli inattesi e regalano momenti di gioia profonda.

Come nel caso della Trevisani nel mondo, una grande famiglia dispersa per il mondo che ha iniziato a riunirsi grazie a monsignor Canuto Toso, fondatore e guida, quasi mezzo secolo fa, il 26 aprile del 1973. Il resto poi è venuto naturale, spinto dallentusiasmo e dalla voglia di condividere le storie, i ricordi e i progetti. Ancora oggi nell'era della tecnologia, gli emigrati si emozionano al vedere il nome del paesino dorigine di fianco a quello di una metropoli australiana, a scandire le sillabe che formano il nome che danno alla nostalgia insieme a quelle della loro nuova casa. La vita associativa è quindi i gonfaloni di tutti i continenti riuniti che sfilano di fronte alla chiesa del paese, le assemblee e i viaggi fatti per celebrare le nostre comunità, i pranzi e i balli che ci accompagnano ovunque: la festa di tutti. Ma non dimentichiamo le inaugurazioni di monumenti o la sottoscrizione di nuovi gemellaggi.
Queste memorie sono impresse nelle fotografie, da cui riaffiora una visione del mondo talvolta scomparso o radicalmente modificato, che rivive grazie alla magia del bianco e nero ma anche del colore.

Completa l’esposizione una sezione dedicata ai momenti più importanti della sezione dei Trevisani nel mondo di Montebelluna e alle esperienze allestero dei suoi soci, che hanno per l’occasione condiviso fotografie storiche.

Aggiunge Giovanni Gasparetto della Sezione Montebelluna di Trevisani nel mondo: “Con “Memorie d’Emigrazione”, che ha avuto il patrocinio del Comune di Montebelluna, offriamo agli istituti di ogni ordine e grado della zona la possibilità di visitare, accompagnati dalla voce narrante di alcuni ex emigranti e da contenuti multimediali inediti, l’esposizione e di capire meglio il mondo dell’emigrazione con due laboratori a scelta (uno sulla fotografia e uno sul fumetto)”.

Commenta il sindaco di Montebelluna, Adalberto Bordin“Il valore di questa mostra è duplice perché da un lato offre uno spaccato della nostra storia rappresentato dall’emigrazione, ma al contempo è mirata anche a condividere l’esperienza vissuta nel corso dei decenni da parte di molti trevigiani emigrati affinché sia spunto di riflessione per le giovani generazioni. Tutti noi abbiamo almeno un parente prossimo emi grato in Canada e molto del benessere di cui oggi beneficiamo è anche dovuto al sacrificio, al coraggio e alla determinazione con cui molti dei nostri concittadini decisero di lasciare questa terra per avere migliori opportunità all’estero partendo da zero”.

 

Aggiunge l’assessore alla cultura, Maria Bortoletto“Ringrazio Trevisani nel mondo che con le loro iniziative offrono una testimonianza per molti nostri giorni, tanti dei quali hanno scelto di ripercorrere la strada dell’emigrazione cercando di costruirsi un futuro in paesi lontani seppur in circostanze diverse rispetto a quelle che hanno caratterizzato l’emigrazione del secolo scorso”.

 

INFORMAZIONI

La mostra è visitabile gratuitamente dal 9 febbraio al 9 marzo 2024 dal martedì al venerdì (14:30-18) e il sabato e la domenica (10-18).

Le scuole che prenoteranno i laboratori avranno a disposizione altri materiali didattici (materiale storici, foto, documenti di emigranti, video interviste, testimonianze in presenza di emigranti).

Per informazioni: 0423 617539 - info@memorialegrandeguerra.it


In allegato il volantino della mostra.

 

 

 


Allegati

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