Rubati questa notte 13 pc portatili alla media Papa Giovanni: erano stati comprati dal Comune lo scorso anno

Pubblicata il 12/10/2018

Sono 13 i computer rubati questa notte presso la scuola media Papa Giovanni XXIII di Montebelluna.
La brutta scoperta risale a questa mattina quando una collaboratrice scolastica, aprendo la struttura per l’inizio delle lezioni, ha trovato la porta del retro che dà sulla palestra aperta.
Nessun evidente segno di infrazione – tant’è che la vigilanza privata che svolge servizio notturno nulla aveva segnalato - ma la verifica dei locali ha portato alla luce il furto di 13 pc portatili posizionati in altrettante aule scolastiche ed utilizzati dagli insegnanti quotidianamente sia per la compilazione del registro elettronico che come supporto didattico e collegamento alle LIM.
Immediata è scattata la segnalazione ai Carabinieri della stazione di Montebelluna che sono intervenuti subito sul posto per il sopralluogo.


Spero che i Carabinieri possano chiarire le circostanze e trovare gli elementi utili per identificarel’autore o gli autori de furto. C’è qualcosa che non torna però in questo brutto episodio perché evidentemente chi ha agito sapeva che all’interno della scuola ogni aula era dotata di computer.
C’è il danno economico e questo dispiace in anni in cui anche per il Comune è difficile trovare le risposte. Ma ancor di più amareggia sul piano morale perché privare ragazzi dei sussidi didattici è un gesto davvero vile, commenta il sindaco, Marzio Favero.


Commenta l’assessore all’Istruzione, Claudio Borgia: “Sono rammaricato per questo episodiotristissimo. Questi portatili erano stati acquistati lo scorso anno con un contributo del Comune che aveva destinato un fondo, grazie alle alienazioni, pari a 25mila euro suddiviso tra i due Istituti comprensivi. Insieme alla Dirigente Aiello avevamo concordato che l’Istituto comprensivo 1 avrebbe impiegato buona parte della sua quota per l’acquisto dei portatili. Intendo ringraziare coloro i quali si sono subito attivati per rendersi disponibili dare un aiuto concreto, dall’ente palio, alle associazioni, passando per i singoli cittadini. Questa è una bellissima dimostrazione di senso di appartenenza alla stessa comunità”.


Spiega la dirigente dell’Istituto comprensivo 1, Serena Aiello“Mi allineo con il sindaco e l’assessore nell’augurarmi che i responsabili vengano acciuffati e vengano restituiti i computer. L’urgenza, ora, sarà quella di trovare i fondi per ricomprare i dispositivi di cui oramai non possiamo fare a meno essendo fondamentali sia come supporto didattico sia per l’aggiornamento del registro elettronico”.



 


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