Conferenza di Archeologia “Artigiani nel mondo romano. Novità dagli scavi del sito archeologico di Posmon (Montebelluna-TV)”

Pubblicata il 08/05/2018

A cura di Maria Stella Busana e Leonardo Bernardi (Dipartimento dei Beni Culturali - Università degli Studi di Padova)

Auditorium della Biblioteca Comunale di Montebelluna

Largo Dieci martiri, 1 - 31044 Montebelluna (TV)

Mercoledì 9 maggio 2018, alle ore 20.30

Ad un anno dall'inaugurazione del giardino archeologico sul sito di Posmon a Montebelluna è sempre più vivo l'interesse sull'importante edificio artigianale di età romana di Via Cima Mandria. Nell'incontro verranno presentati i risultati delle analisi sulle strutture e sui materiali attualmente in corso da parte dell’équipe dell'Università di Padova che ha condotto gli scavi archeologici sotto la codirezione scientifica dell'allora Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto. Si tratta di indagini interdisciplinari volte a ricostruire le caratteristiche architettoniche del complesso e a definire la funzione degli ambienti e delle installazioni, inserendoli in un più ampio panorama di studi sull’artigianato di età romana. La conferenza, organizzata dal Comune di Montebelluna-Museo Civico nell'ambito dell'Anno europeo del patrimonio 2018, in collaborazione con l'Università degli studi di Padova, è rivolta ai cittadini e alla comunità scientifica per divulgare l'importante patrimonio di conoscenza che questo sito archeologico continua a fornire. Quest'iniziativa si collega ad un più ampio progetto di valorizzazione del sito archeologico di Posmon che, oltre a comprendere nel giardino archeologico specifiche attività educative rivolte alle scuole e altre attività per la cittadinanza, prevede anche un nuovo allestimento nella sezione archeologica del locale Museo Civico.

Commenta il sindaco, Marzio Favero“Questo ulteriore contributo di approfondimento scientifico sull’opificio di Posmon in relazione agli studi che si stanno compiendo sull’artigianato romano dell’epoca è un altro frutto della collaborazione fortemente voluta dalla direttrice del Museo, Monica Celi, con la Soprintendenza Archeologica e l’Università, ed è reso possibile dalla nostra conservatrice, Emanuela Gilli, che si propone come interlocutore qualificato nei confronti delle più importanti istituzioni che si occupano di archeologia in Veneto e in Italia”.



Facebook Twitter
torna all'inizio del contenuto