Trend Polizia locale: interviene il sindaco

Pubblicata il 28/06/2018

In merito all’interrogazione presentata dal capogruppo del PD, Davide Quaggiotto, riguardo la mobilità dei due agenti del comando di Polizia locale ed il trend della composizione dello stesso comando a partire dal 2011 fino ad oggi, interviene il sindaco, Marzio Favero: “Come giunta abbiamo ritenuto di accogliere la domanda di mobilità di due agenti che, come è nella natura delle cose, dopo molti anni di servizio a Montebelluna, hanno chiesto di potersi trasferire per plausibii motivi personali. Si tratta di un’istanza normalissima e umana: entrambi verranno sostituiti a seguito di procedura concorsuale in fase di espletamento.

Dal mio arrivo del 2011, siamo complessivamente passati da 19 unità a 15. Questo fa parte delle inevitabili contrazioni della spesa generale per il personale che hanno riguardato tutti i settori dell’ente. Ricordo che siamo scesi nell’insieme di quasi 50 unità. La stessa cosa è accaduta negli altri comuni. Pensate che vi sono Comuni che hanno 5-6000 abitanti e un solo vigile. Ciò che fa specie è che a porre queste domande sia chi è segretario politico della sezione locale del PD. Infatti è notorio che i problemi del personale nei Comuni sono da attribuirsi a due manovre attuate dai diversi Governi di centrosinistra che si sono succeduti negli ultimi due anni e specificatamente: l’azzeramento nei trasferimenti di risorse dallo Stato ai Comuni; Montebelluna, per esempio, ci rimette 4 milioni di euro all’anno e, cosa altrettanto grave, il prolungato blocco della assunzioni. Adesso che si è riaperta la porta per assumere, comunque dobbiamo fare i conti con altri vincoli e paletti come quello, prima di attivare i concorsi, di passare attraverso la mobilità prima volontaria, e poi nazionale. Peccato che ormai le persone che potevano chiedere di potersi muovere da un comune all’altro siano pressoché in fase di esaurimento ed è una procedura che fa perdere mesi di tempo. Non stupisce affatto, quindi, che a livello nazionale vi sia stato un ribaltone politico per la generale insoddisfazione del centrosinistra targato PD”.



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