GIOVANI E FUTURO: IL TERRITORIO CHE FA SQUADRA

Pubblicata il 05/06/2025

Dieci Comuni investono sul futuro delle nuove generazioni con due percorsi di prevenzione del disagio giovanile e politiche attive per il lavoro gestiti dalla Cooperativa Kirikù e dalla Cooperativa La Esse.


Dieci Comuni, un solo obiettivo: investire sul futuro delle nuove generazioni. Altivole, Cornuda, Crocetta del Montello, Giavera del Montello, Maser, Montebelluna, Nervesa della Battaglia, Pederobba, Trevignano e Volpago del Montello hanno scelto di unire le forze per rispondere in modo concreto e coordinato ai bisogni dei giovani del territorio. Da questa visione condivisa nasce la convenzione “Area Montebellunese”, attiva da oltre dieci anni, che per il prossimo triennio si concentrerà su due ambiti fondamentali: la prevenzione del disagio giovanile e le politiche attive per il lavoro.

Il Comune capofila è Montebelluna che, in stretta collaborazione con il Tavolo dei 10 Comuni, ha guidato la definizione delle priorità progettuali, dando vita a due percorsi operativi distinti ma complementari:

You Map, curato dalla Cooperativa Kirikù, si concentra sul sostegno alla crescita personale dei giovani, con azioni che promuovono l’autonomia, la partecipazione e il benessere.

Wannabe, gestito dalla Cooperativa La Esse, è un progetto di politiche attive per il lavoro, che mira ad affiancare, orientare e accompagnare i giovani nella loro transizione verso il futuro (tra lavoro e studio) con maggiore consapevolezza.

 

Dichiara il sindaco Adalberto Bordin, per il Comune capofila Montebelluna: “Quando le Amministrazioni fanno squadra, come in questo caso, si riescono a costruire risposte condivise, strutturate e durature. Tanto a livello comunale, quanto a livello intercomunale, stiamo lavorando per mettere al centro le nuove generazioni: un impegno per sostenere il benessere dei ragazzi e delle ragazze, la loro autonomia e il loro percorso personale e professionale”.

You Map, coordinato dalla Cooperativa Kirikù, vuole supportare i giovani nella concretizzazione del loro progetto di vita, offrendo sostegno concreto nei momenti di passaggio o di difficoltà. Attraverso uno sportello di ascolto settimanale, i ragazzi e le ragazze potranno confrontarsi con educatori professionisti su temi legati all’autonomia, all’orientamento personale, alla gestione delle emozioni, alle relazioni familiari e sociali. Il progetto propone anche percorsi individuali su misura, di ascolto e di accompagnamento al cambiamento, per giovani in particolari situazioni di fragilità sociale, economica ed emotiva. Saranno attivati inoltre laboratori per affrontare, in gruppo e con il sostegno dell’educatore, difficoltà (personali, relazionali e motivazionali) al sostenimento dell'esame della patente, incontri tematici su benessere personale e tempo libero e attività mirate ad accrescere la consapevolezza economica e abitativa. Il tutto in un clima accogliente, riservato, dove l’errore non è visto come un fallimento, ma come una tappa naturale del percorso di crescita.

Wannabe, invece, è il progetto curato dalla Cooperativa La Esse, che dà continuità a quanto costruito dall’Area Montebellunese negli ultimi anni, rispetto ai temi lavoro, aziende, scuole, orientamento. Gli elementi su cui si investe nel prossimo triennio 2025/2027 sono: le attività formative tra giovani e aziende, fuori e dentro le Scuole; le relazioni e il dialogo con imprese ed enti di categoria; la consapevolezza delle criticità contemporanee rispetto al mondo del lavoro e che sta mettendo in crisi il nostro modello territoriale: il mismatch tra domanda/offerta, la formazione, le competenze, il dialogo giovani e aziende, gli aspetti demografici. Le attività hanno un taglio educativo, si svolgono sia con le classi delle superiori che fuori con singoli o gruppi. L’obiettivo è sostenere i giovani nel loro percorso di vita verso il futuro, dando il giusto ruolo e valore al contesto che li circonda (aziende, scuola, cpi, enti di categoria, università, famiglie).

Entrambi i progetti, pur con obiettivi specifici diversi, condividono una visione comune: mettere al centro i giovani, riconoscerne i bisogni reali e offrire loro strumenti, relazioni e opportunità per costruire il proprio futuro con fiducia e consapevolezza.

"Con You Map vogliamo offrire ai giovani uno spazio di ascolto e orientamento, accompagnamento personalizzato e occasioni di crescita, dove il confronto con educatori professionisti diventa un’opportunità per sviluppare consapevolezza, autonomia e fiducia in sé stessi. Ogni percorso è pensato su misura, perché crediamo che l’efficacia educativa nasca dal riconoscimento dell’unicità di ciascuno e dalla valorizzazione delle sue risorse, in un ambiente accogliente e rispettoso”, mette in evidenza la coordinatrice del progetto Elisa Guizzo di Kirikù.

Il valore aggiunto di questo progetto non è solo nei contenuti, ma soprattutto nel metodo: una rete territoriale forte, che riconosce la responsabilità condivisa verso una generazione che oggi chiede ascolto, orientamento e fiducia.

“Questa progettualità così articolata diventa l’occasione per tornare a parlare di giovani per le loro capacità, le loro speranze o i loro sogni. Per questo motivo, con ‘Wannabe’ che significa voler essere, vogliamo tornare a stare con i giovani, a dargli voce e fidarci per costruire, insieme a loro, percorsi di vita in cui impegnarsi, credere, desiderare, non solo come singoli ma come parte di un contesto sociale”, sottolinea il coordinatore del progetto Alessandro Tonello della cooperativa La Esse.


“Progetti come You Map e Wannabe sono frutto di una visione condivisa che pone al centro le persone, i loro bisogni e le loro potenzialità – aggiungono gli assessori del Tavolo delle Politiche Giovanili dei 10 Comuni -. L’idea è quella di spingersi oltre alla semplice offerta di servizi, evitando progetti calati dall’alto e favorendo azioni capaci di creare spazi reali di ascolto, fiducia e crescita. E questo percorso intercomunale cerca proprio di andare in questa affiancando i giovani in una fase delicata della vita, valorizzando le loro risorse e costruendo, insieme, comunità più consapevoli e aperte al futuro”.

Nei prossimi mesi, le attività prenderanno il via in tutti i Comuni aderenti, con un’attenzione particolare alla comunicazione e al coinvolgimento attivo dei ragazzi e delle ragazze, delle famiglie e delle realtà locali. Perché investire nei giovani significa credere nella possibilità di un territorio più coeso, inclusivo e vitale.

 


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