VISIONI URBANE: DA DOMANI IL CENTRO DI MONTEBELLUNA SI POPOLA DI OPERE ARTISTICHE …E PRESTO ANCHE DI UN MURALES!
6 artisti, 16 postazioni in centro Città a Montebelluna per ospitare le loro opere, si presenta così la terza edizione di “Visioni Urbane – L’arte incontra le persone”, la mostra diffusa che porta l’arte nelle strade, nelle piazze e nei luoghi pubblici, organizzata dal Comune di Montebelluna in collaborazione con l’Associazione Il Mosaico – Un Centro da Vivere.
Gli organizzatori stanno ultimando gli ultimi dettagli prima di domani, giorno in cui il circuito artistico sarà fruibile fino al prossimo 15 ottobre. Il 28 luglio alle ore 20.15, invece, presso il Municipio verranno presentati gli artisti le opere esposte.
Il progetto è curato anche quest’anno dal punto di vista tecnico da Elena Cavarzan laureata in Conservazione e gestione dei beni e delle attività culturali e magistrale in Storia delle arti e conservazione dei beni artistici alla Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha già collaborato alla realizzazione di altre mostre come collaboratrice per altre gallerie e collabora con OrlerTV che precisa: “Il concept dell’iniziativa è confermato anche quest’anno ed è quello di esplorare le possibilità di interazione tra linguaggi artistici e tessuto urbano, generando un percorso inedito e temporaneo che attraversa vie, slarghi e piazze in un vero e proprio museo diffuso a cielo aperto, invertendo il paradigma per il quale devono essere le persone a cercare l’arte nei musei, portando l’arte per strada, nei luoghi dove le persone vivono”.
Commenta il sindaco, Adalberto Bordin: “Per il terzo anno riproponiamo un progetto che funziona. Funziona perché la sinergia che ne consente l’organizzazione è collaudata e solida. E mi riferiscono ai nostri servizi comunali ma anche alla collaborazione con l’Associazione Il Mosaico – Un centro da vivere che, coi suoi commercianti, anche quest’anno ha colto l’invito ad ospitare alcune delle opere che saranno esposte assieme a quelle collocate negli spazi aperti.
E’ un formula originale ed interessante che consente all’arte di dialogare con gli spazi urbani e di entrare in immediato contatto con i cittadini che frequentano la nostra Città.
Ma è anche uno strumento per favorire riqualificazione degli spazi e rigenerazione urbana attraverso l’arte e la street art, new entry di questa edizione, e che vedrà la realizzazione di un murales in una delle pareti disponibili nell’edificio dell’Ex Tribunale”
Aggiunge l’assessore al turismo, Debora Varaschin: “Un nome perfettamente in linea con quanto andiamo a proporre, Visioni Urbane è proprio una visione, un progetto che guarda al futuro in cui la città diviene laboratorio artistico, galleria d’arte, scuola d’arte. Una visione in cui la città con le sue attività commerciali, artigianali e imprenditoriali, interagisce e permette alle persone di scoprire la città e le sue realtà in modo diverso. Un dialogo tra arte e persone, tra città e territorio dove nulla è scontato e tutto è in divenire. Un concept consolidato in altri paesi soprattutto del nord Europa, dove eventi come questo portano nei luoghi numerosi visitatori che, passeggiando per vedere le opere sparse per la città, ne scoprono gli spazi. In questa terza edizione abbiamo iniziato un percorso di street art con la volontà di coinvolgere i giovani in questo moderno e spesso discusso modo di fare l’arte. Visioni Urbane, è quindi un progetto che cambia, si evolve, si confronta proprio con la città, con le sue esigenze per questo stiamo già pensando all’edizione numero quattro per dare novità e bellezza ancora una volta alla nostra città”
LE OPERE E GLI ARTISTI
Max Solinas
Piazza N. Tommaseo - Rotonda Via Montello (Polin Abbigliamento)
A1 Matriarca - 2023, legno di cedro
A2 Modella - 2023, legno di cedro
La vita di Max Solinas si estrinseca nell'urgenza di liberarsi da tutto quello che è scontato e conforme alle restrizioni, al superfluo, che toglie respiro e libertà alla sua anima di esprimersi nell'arte, così come nella scrittura, stupendosi ogni volta della bellezza e della sacralità di quello che lo circonda. Il tema ricorrente del percorso, della Natura, della Montagna, lo avvolgono in una comunicazione costante con la parte più profonda ed ancestrale, quella della percezione, della sensibilità, del rispetto. L'uomo e la natura in un connubio di continuità, a tratti primordiale, che per l'artista diventano radici e linfa che scorre, energia e luce, sostanza e nutrimento, in un rapporto indispensabile tra sogno, desiderio e creazione. La parola chiave di questo mondo è: libertà.
Valentino Moro
Corso Mazzini - Piazza N. Tommaseo
B1 Lonely - 2019, ferro, pietra B2 Cavallo - 2023, ferro
B3 Torsioni - 2016, ferro, cemento B4 Rebirth - 2014, ferro, cemento
Gli alberi inquieti di Valentino Moro nascono dalla conoscenza estrema e profonda di un materiale a lungo indagato, sofferto e alla fine dominato ed innalzato ad espressione poetica. Si tratta di una vera e propria alchimia, di una trasmutazione della sostanza verso un processo di emancipazione spirituale che è conquista interiore magica e assoluta. Riuscire a trasformare il male e il dolore in un’opportunità di riscatto è ancora alchimia, questa volta in funzione addirittura mistica e terapeutica. Nascono così le viti in ferro, le piante predilette del nostro artista contorte e ricurve contengono lo sforzo di un’azione sempre in bilico, perennemente in tensione tra la terra e il vuoto del cielo.
Valerio Tonel
Piazza G. D'Annunzio
C1 Ritratto di donna - 2023, gesso presso Rossi Pelletterie
"Mi lascia sensazioni bellissime affondare le mani nella creta dalla quale escono più facilmente sculture con la forma dei miei pindarici voli." Per Valerio Tonel è importante muovere le mani nella materia per trasformarla. "Mi lascia sensazioni bellissime affondare le mani nella creta dalla quale escono più facilmente sculture con la forma dei miei pindarici voli." Creare sculture di creta gli permette di provare una speciale piacevolezza: lavorarla e modellarla, proprio per la sua pastosità al tatto, lo riporta all’essenza e all’origine stessa della nostra Madre Terra. Il mezzo busto ritratto è il genere di scultura che l'artista esegue più volentieri. Nonostante ad oggi le tecnologie contemporanee permettano la realizzazione di ritratti attraverso intelligenze artificiali o stampanti 3D, l'artista rimane fedele alla manualità.
Tommaso Perin
Municipio
D1 Il segno dell'uomo - 2023, ceramica con fusioni vitree. Argilla, smalti giapponesi, vetri, legno, metalli
Abbiamo lasciato segni dietro noi e ne lasceremo ancora, inarrestabilmente. La linea del tempo è costellata di significati, di impronte, di simbologie e di segni. L'opera di Tommaso Perin è un viaggio, segni rupestri che ci parlano di istintività, semplicità, immediatezza e di vita, tanta vita. Segni che raccontano la ricerca del divino, la bellezza, l’armonia e la simmetria. Eccoci nell’epoca detta “moderna” o “attuale” segnata dalla tecnologia che ancora non sappiamo come ci trasformerà e in quale tipo di evoluzione ci porterà ma già scorgiamo un segno anonimo, generalizzato, falsamente naturale, poco umano e lontano da ogni ideale di bellezza, intesa come un procedere verso la saggezza.
Bianca Mardegan
Vari luoghi del centro
F1 La fata del bosco - 2010, acrilico su tela presso Oxfrod School
F2 Composizione con gabbiani - 2016, olio su tela presso caffè Teatro
F3 Costretta - 2022, olio su tela presso Bin Caffè
F4 Dopo la pioggia - 2020, acrilico su juta in via Manzoni
F5 Dopo la pioggia - 2020, acrilico su juta in via Manzoni
F6 Primi incontri - 2018, acrilico su juta presso Bazar Milanese
F7 I camini delle fate - 2019, olio su juta presso la Saponaria Biostore
Della sua pittura Bianca Mardegan dice "... ho cercato di educare la mia anima e il mio sguardo perché non si limitassero a ricevere soltanto delle impressioni esteriori, ma si lasciassero guidare da una energia e una forza interiori, determinanti nella creazione delle opere. Il colore è l'elemento che più mi affascina ed emoziona. Riconduco ancora il colore alla forma, a volte però forma e colore tendono a separarsi per seguire ognuno una propria libertà. Do importanza alla pennellata e alla sua direzione, all'impulso gestuale che non è mai casuale ma guidato dalla mia sensibilità. Il ricordo, il sogno, la luna, la
Riccardo Ali (in collaborazione con Aldo Rebuli e Lorenzo Mocellin)
E1 Inclusività - 2023, pittura murale, bombolette spray
Per la prima volta a Visioni Urbane viene proposto un progetto di street art dal titolo Inclusività. Il team di artisti approfondirà questo tema attraverso la realizzazione di un'opera murale che si potrà ammirare dalla fine di agosto 2023.
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