RASSEGNA TEATRALE ECHI – TERZA EDIZIONE – Apre Sabina Guzzanti domenica 6 novembre al Palamazzalovo di Montebelluna
Pubblicata il 08/10/2016
La rassegna, promossa nell'ambito del network cultura montebellunese in programma da novembre ad aprile.
Svelato, in anteprima, il nome della protagonista del primo spettacolo della Rassegna Echi di quest'anno. Promossa all'interno del network cultura montebellunese dai comuni di Montebelluna, Crocetta del Montello, Trevignano e Volpago del Montello, la terza edizione di Echi è dedicata agli “Scenari contemporanei”, proponendosi di indagare, attraverso la dirompente carica delle verità recitate, la complessità del tempo presente.
L’impegno dei Comuni coinvolti nella programmazione ha avuto il fondamentale supporto dell’IPA, insieme alla preziosa partnership privata di Stonefly, sensibile a molte azioni culturali del territorio.
Il primo dei dieci spettacoli in calendario da novembre ad aprile vedrà in scena al Palamazzalovo di Montebellunadomenica 6 novembre alle 21.00 Sabina Guzzanti con il suo “Come ne venimmo fuori. Proiezioni dal futuro”. L'artista romana propone un monologo satirico ed essenziale con l'intento, come nel suo stile, di affrontare temi complessi frutto di ricerche sul sistema economico post capitalista e neoliberista.
Anche l'edizione di quest’anno riserva un occhio di riguardo ai giovani con un prezzo ridotto fino ai 19 anni, per gli studenti universitari fino ai 25 anni e per gli iscritti alle Rete biblioteche trevigiane.
“Montebelluna apre la rassegna Echi con Sabrina Guzzanti, ma altri gli appuntamenti non meno coinvolgenti per il pubblico, il calendario vedrà appuntamenti davvero imperdibili, pensiamo al Macbeth di Shakespeare - spiega l'assessore alla cultura, Debora Varaschin -. Tutto questo nel territorio Montebellunese dove si alterneranno spettacoli di spessore scelti con attenzione nel panorama nazionale. In un unico contenitore, Echi, con il coinvolgimento dell’IPA e Montebelluna capofila per la rassegna, vuole divenire punto focale di una proposta teatrale sia di carattere moderno che tradizionale che ci auguriamo possa ampliare la propria offerta per dare sempre più al territorio momenti culturali e di svago in grado di soddisfare ogni pubblico”
COME NE VENIMMO FUORI
Proiezioni dal futuro
di e con Sabina Guzzanti
Scenografia: Guido Fiorato
Musiche: Paolo Silvestri
Regia di Giorgio Gallione
Ci troviamo nel futuro. Un futuro finalmente armonico e civile, dove il denaro è tornato ad essere semplicemente un mezzo.
Una donna, SabnaQƒ2, sale sul palco tremolante, emozionata per l’incarico che le è stato affidato. Tocca a lei quest’anno pronunciare il discorso celebrativo sulla fine del periodo storico più buio che l’umanità abbia mai fronteggiato: il periodo che va dal 1990 al 2041, noto a tutti come “il secolo di merda”.
Le celebrazioni della fine del secolo di merda, si svolgono ogni anno perché non si perda la memoria di quanto accadde in quegli anni terribili e si scongiuri il pericolo che la storia possa ripetersi. Il fatto è che dopo tanto tempo, nessuno ha più voglia di arrovellarsi a capire le ragioni che avevano spinto gli uomini e le donne dell’epoca a cadere tanto in basso: frustrazione, ignoranza, miseria, compensate da ore e ore trascorse a litigare su facebook e a guardare programmi demenziali, incapaci di reagire alle innumerevoli angherie a cui venivano continuamente sottoposti. In questo futuro felice, si è diffusa l’idea che gli esseri umani vissuti nel secolo di merda fossero semplicemente degli emeriti imbecilli e che studiarli sia una perdita di tempo.
Per confutare questa spiegazione sbrigativa, SabnaQƒ2 ha invece preparato una ricerca accurata: ha esaminato la televisione dell’epoca, i suoi leader, le convinzioni economiche e politiche, i passaggi storici nodali: per restituirci una imperdibile conferenza spettacolo sull’attualità politica e sociale, anche attraverso l’interpretazione di una galleria di personaggi contemporanei… consentendo agli spettatori di farsi belle risate, salutari e liberatorie!
Dopo aver concluso il lungo percorso della realizzazione del film La Trattativa, Sabina Guzzanti torna in teatro per incontrare il pubblico con un monologo satirico esilarante. Uno spettacolo essenziale ed incisivo, nato da approfondite ricerche sul sistema economico post-capitalista o neoliberista su cui l’autrice sta lavorando già da qualche anno. Anche in questo testo, come nei suoi precedenti, l’intento è di affrontare questioni complesse e riflessioni importanti attraverso la comicità e la satira, mettendo il pubblico nella condizione di divertirsi e capire qualcosa in più.
Una donna, SabnaQƒ2, sale sul palco tremolante, emozionata per l’incarico che le è stato affidato. Tocca a lei quest’anno pronunciare il discorso celebrativo sulla fine del periodo storico più buio che l’umanità abbia mai fronteggiato: il periodo che va dal 1990 al 2041, noto a tutti come “il secolo di merda”.
Le celebrazioni della fine del secolo di merda, si svolgono ogni anno perché non si perda la memoria di quanto accadde in quegli anni terribili e si scongiuri il pericolo che la storia possa ripetersi. Il fatto è che dopo tanto tempo, nessuno ha più voglia di arrovellarsi a capire le ragioni che avevano spinto gli uomini e le donne dell’epoca a cadere tanto in basso: frustrazione, ignoranza, miseria, compensate da ore e ore trascorse a litigare su facebook e a guardare programmi demenziali, incapaci di reagire alle innumerevoli angherie a cui venivano continuamente sottoposti. In questo futuro felice, si è diffusa l’idea che gli esseri umani vissuti nel secolo di merda fossero semplicemente degli emeriti imbecilli e che studiarli sia una perdita di tempo.
Per confutare questa spiegazione sbrigativa, SabnaQƒ2 ha invece preparato una ricerca accurata: ha esaminato la televisione dell’epoca, i suoi leader, le convinzioni economiche e politiche, i passaggi storici nodali: per restituirci una imperdibile conferenza spettacolo sull’attualità politica e sociale, anche attraverso l’interpretazione di una galleria di personaggi contemporanei… consentendo agli spettatori di farsi belle risate, salutari e liberatorie!
Dopo aver concluso il lungo percorso della realizzazione del film La Trattativa, Sabina Guzzanti torna in teatro per incontrare il pubblico con un monologo satirico esilarante. Uno spettacolo essenziale ed incisivo, nato da approfondite ricerche sul sistema economico post-capitalista o neoliberista su cui l’autrice sta lavorando già da qualche anno. Anche in questo testo, come nei suoi precedenti, l’intento è di affrontare questioni complesse e riflessioni importanti attraverso la comicità e la satira, mettendo il pubblico nella condizione di divertirsi e capire qualcosa in più.
Palamazzalovo
MONTEBELLUNA
Via G. Malipiero 125A
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Biblioteca – Servizio Cultura
0423.600024 | 0423.617424
cultura@bibliotecamontebelluna.it
www.bibliotecamontebelluna.it
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