25 attraversamenti pedonali: li monitoreranno gli studenti del CAT

Pubblicata il 20/10/2017

Gli studenti della classe 4° e 5° ad inizio novembre verificheranno l’effettivo utilizzo degli attraversamenti pedonali.

 

Attraversamenti pedonali in centro sotto osservazione: è questo lo scopo dell’interessante progetto messo in piedi dal Comune di Montebelluna in collaborazione con l’Istituto Tecnico Einaudi.

Dal dialogo con l’istituto è nata infatti l’idea di coinvolgere gli studenti della classe quarta e quinta del corso Costruzioni Ambiente territorio per monitorare l’utilizzo dei 25 attraversamenti pedonali lungo la Schiavonesca-Marosticana ed esterni all’anello viario del centro storico.

Pertanto, ad inizio novembre, i ragazzi usciranno in strada per eseguire le verifiche sull’utilizzo degli attraversamenti pedonali attraverso il conteggio effettivo dei pedoni in tre fasce orarie: dalle 7.30 alle 8.30, dalle 10.00 alle 11.00 e dalle 12.30 alle 13.30.

Il monitoraggio consentirà all’amministrazione comunale di ottenere dei dati molto attendibili allo scopo di individuare, in un secondo momento, dei sistemi di messa in sicurezza per gli attraversamenti più pericolosi.

Commenta il dirigente scolastico dell’Einaudi-Scarpa, professor Gianni Maddalon: “Dal punto di vista della scuola si tratta di un’importante occasione di effettuare l’alternanza scuola-lavoro con compiti di realtà che consideriamo insostituibile per una adeguata preparazione professionale”.

Spiega il sindaco, Marzio Favero: “E' un nuovo modello di scuola che esce dalle mura dell’edificio e interagisce col territorio conferendo alla formazione, oltre alla necessaria dimensione teorica, anche l’esperienza concreta sul campo. Si tratta di un’operazione peraltro propedeutica a verificare quali degli attraversamenti sono essenziali e sono maggiormente utilizzati dai pedoni e questo per provvedere in futuro alla razionalizzazione e alla messa in sicurezza. Questa utile idea è venuta al geometra comunale Mirco Morlin che ringrazio per la passione che ci mette per il suo lavoro”.


 



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