IL PALIO ENTRA ANCHE ALL’EX TRIBUNALE

Pubblicata il 03/09/2015

Inaugurate tre mostre negli spazi della struttura: l’esposizione di Paola Imposimato, le fotografie di Bepi Filippin e l’anteprima della collezione donata da Bruno Zamprogno. La soddisfazione dell’assessore alla cultura, Alda Boscaro.

 

Entra nel vivo il Palio di Montebelluna, in corso in questi giorni, e con esso anche l’evento collaterale che ha portato le opere della pittrice Paola Imposimato, autrice del drappo dela XXVI edizione del Palio,  in mostra presso l’ex Tribunale in Piazza Negrelli

Fino a domenica 6 settembre sarà possibile apprezzare una ventina delle sue opere realizzate con suo personale stile figurativo che prediligono il ritratto e la gestualità

La mostra era stata inaugurata sabato 29 agosto assieme ad altre due originali esposizioni: la mostra fotografica "Le nostre botteghe: bar-osterie-laboratori" di Giuseppe Filippin e l’anteprima della collezione etnografica dedicata al mestiere del calzolaio, donata al Comune dal signor Bruno Zamprogno. Queste due mostre mostre sono visitabili fino al 30 settembre con i seguenti orari: da lunedì a sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30 – domenica dalle 10.00 alle 12.30).

“Ringrazio tutti i soggetti che hanno reso possibile questi eventi in simultanea e che permettono di proseguire con la sperimentazione dell’ex Tribunale quale luogo per esposizioni di stampo culturale. L’augurio è che le mostre abbiano il meritato successo e confermino il valore di questa location che, anche per il futuro, avremo intenzione di utilizzare per eventi culturali”, commenta l’assessore alla cultura, Alda Boscaro.

“Le nostre botteghe – bar, osterie, laboratori” è curata dal montebellunese Bepi Filippin eraccoglie ottocento fotografie che rappresentano com’era la città negli anni Sessanta.

In mostra anche una prima parte della collezione di Bruno Zamprogno che recentemente ha donato circa 900 oggetti che riassumono la vita contadina di un tempo ed il mestiere del calzolaio. Fino a poche settimane fa tutti gli oggetti erano conservati nella sua abitazione di Contea e grazie ad una minuziosa operazione di inventario ed imballaggio, sono definitivamente stati trasferiti presso l’ex Tribunale. L’operazione fa parte di un progetto portato avanti dal Museo civico di Montebelluna che ha visto il coinvolgimento esterno della dottoressa Giorgia Bonesso che ha scelto la collezione di Zamprogno come caso studio all’interno del programma internazionale Re-Org dell’Iccrom (l’organizzazione intergovernativa internazionale che fornisce consulenza scientifica per conto del Comitato Unesco realizzando interventi di recupero e salvaguardia del patrimonio mondiale).



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