MONTEBELLUNA FA CENTRO

Pubblicata il 18/05/2015

Pronti i progetti per riqualificare il cuore della città

Dopo quarant'anni di discussione, la pedonalizzazione del centro storico è oggi realtà. L'anello di circolazione (il cosiddetto "mini-put") ha superato tutti i test della sperimentazione (eliminazione delle code e riduzione degli incidenti con feriti). Il ricorso presentato al TAR da una minoranza di operatori economici (una trentina sui circa duecento) è stato bocciato dai giudici perché “in parte inammissibile, in parte improcedibile e per il resto infondato”.
Adesso, con l'approvazione nei prossimi giorni, da parte della Giunta Comunale, del progetto preliminare del centro storico, un nuovo importante passo verso la riqualificazione della città sarà compiuto.
 
Spiega il sindaco Marzio Favero: "Abbiamo tenuto conto del contributo di idee di tutti i progettisti che si sono occupati del tema nel corso dei decenni: Alessandro Tirindelli, Toni Follina, Domenico Luciani, Fernando Lucato, Carlo Magnani, Boris Podrecca. Tutti sono stati sentiti e hanno confermato che la scelta di pedonalizzare l'ex-corso Mazzini è strategica per dare qualità urbana al centro di Montebelluna.
Per la progettazione del centro, la scelta dell’Amministrazione è stata quella di procedere secondo il modello del lavoro di squadra fondato sull'approccio multidisciplinare, utile ad integrare fra loro visioni professionali ed esperienze progettuali diverse nella sfida della riqualificazione degli spazi centrali della città. Obbiettivo: affrontare congiuntamente il tema architettonico, la vocazione commerciale, le potenzialità di utilizzo per la socializzazione e la vita culturale."
 
Alle direttive del Sindaco Marzio Favero e dell'Amministrazione comunale, il dirigente del settore governo del territorio del Comune di Montebelluna, l’arch. Roberto Bonaventura, coordina la progettazione condivisa fra il personale tecnico comunale ed i professionisti esterni:
(a) studio Gia (di Montebelluna, selezionato tramite un bando per la raccolta di idee), arch. Lorena Bolzonello (coordinatrice), geom. Bruno Cadorin, arch. Ugo Dal Vecchio, arch. Andrea Vellandi e arch. Daniela Zadra;
(b) studio AT, arch. Alberto Torsello (responsabile di importanti interventi di restauro quali il Palazzo Ducale di Venezia, il Ponte dei Sospiri, la Torre dell’Orologio in piazza San Marco, villa Emo di Andrea Palladio);
(c) asprostudio di Claudio Bertorelli, ideatore e direttore artistico del Festival Comodamente;
(d) studio MarketingCity, dott. Rosario Cardillo, esperto a livello nazionale di valorizzazione di centri storici a vocazione commerciale (già collaboratore di Ascom Montelluna e Mosaico).
 
Prosegue il sindaco: "Il centro della città è un arcipelago di situazioni e occasioni. La pedonalizzazione si è offerta come motivo per elaborare un master plan (disegno generale) del centro che tiene conto della diversa importanza assunta nel tempo dai suoi spazi interni e della esigenza di meglio definire il sistema di collegamenti con le aree che lo integrano: a est, il parco Manin, a ovest piazza Oberchoken e Corte Maggiore, a nord est, piazza Cornaro. Proprio la rivisitazione della gerarchia simbolica e funzionale degli spazi ha guidato le scelte in ordine al disegno della pavimentazione e degli arredi, tenendo conto dei collegamenti pedonali e del bisogno di parcheggi.
Il progetto persegue l’obiettivo della valorizzazione del centro storico di Montebelluna, ricercando un incremento di qualità attraverso una rimodulazione sobria e funzionale dell’ambiente urbano, con priorità di intervento rivolta alla pedonalizzazione delle aree, alla migliore disposizione del mercato settimanale e a un più agevole impiego dei luoghi per eventi sociali e culturali.
L’intervento di maggior impatto e significato attiene la pedonalizzazione della parte centrale del corso Mazzini, cui si aggiunge la pedonalizzazione dell'area circostante il monumento ai caduti e di parte della Piazza Monnet. Si ricompone così quell'insieme che, ad inizio Novecento, era formato dal binomio piazza Garibali/piazza Teatro. È in questo ambito che si trovano i palazzi storici più significativi della città, la cui importanza nella scelta progettuale trova riconoscimento attraverso l'apposizione per ciascuno di essi di un crepidoma, ovvero di un tappeto marmoreo, in analogia a quanto già avvenuto per la Loggia. Le isole degli edifici trovano collegamento attraverso un tessuto connettivo in pavé, utile a conservare la carrabilità per i mezzi del mercato. Il disegno a terra è ad anelli di diverse dimensioni, solcato da alcune linee di forza che rispondono ad esigenze insieme estetiche e funzionali: impluvi delle acque e servizi tecnologici per gli eventi culturali. Nella parte centrale fra Loggia e Veneto Banca si elevano i getti di una fontana a scomparsa.
Il progetto generale prevede inoltre la risistemazione del viale sud del corso Mazzini, fino all'incrocio con via Bertolini, il riordino del parcheggi di piazza Petrarca e di piazza Marconi, destinata a essere piattaforma polifunzionale), con allargamento dei marciapiedi e la individuazione di corridoi per l'attraversamento pedonale. Il parco Negrelli godrà di una manutenzione straordinaria del verde, utile a consentire una migliore fruibilità, anche grazie al rifacimento dell'impianto di illuminazione.
Dato funzionale importante: la riqualificazione delle aree del centro storico comporta (a) una ulteriore estensione delle aree pedonali fino ai 21.700 mq (di fatto un raddoppio), (b) un contestuale aumento dei posti auto (dai 454 ai 471), grazie al loro riordino, (c) l’aumento degli spazi per il mercato cittadino, (d) l’ampliamento dei marciapiedi,  con superamento delle barriere architettoniche per i disabili, rispondente alle esigenze delle passeggiate anche commerciali, (e) la cablatura elettrica per una migliore gestione degli eventi culturali.
Un grazie sincero va ad Ascom e Mosaico per l’importante e leale contributo di riflessione offerto per ricercare un giusto equilibrio fra le diverse istanze.”
 
Precisa l'assessore ai lavori pubblici Renato Rebellato: "Non è un mistero che io fossi fra i prudenti, se non scettico, in merito alla pedonalizzazione, da montebellunese abituato a vedere in un certo modo il centro, cioè come l'avevamo sempre conosciuto. Ma progressivamente mi sono ricreduto. Non c'è nulla da dire: la viabilità è migliorata e adesso andiamo a raddoppiare l'area pedonale aumentando anche i parcheggi e togliendo le barriere architettoniche. Il progetto è bello e ricordo a tutti che è finanziato soprattutto con i soldi portati a casa dall'accordo con Cabi e dalla partecipazione ai bandi regionali. Infatti, per realizzarlo complessivamente saranno necessari circa 3 milioni di euro: 1.270.000 sono i contributi ottenuti dalla Regione tramite bandi di contributo riservati ai centri storici e 680mila è la compartecipazione richiesta al Comune per utilizzare i finanziamenti regionali; 1 milione è messo a disposizione, come beneficio pubblico, dalla società Cabi, che realizzerà il nuovo centro commerciale sulla Feltrina, con il vincolo della riqualificazione del centro storico. Insomma, i tre/quarti delle risorse provengono da soggetti esterni. Per il loro ottenimento è stata fondamentale la collaborazione dell'Intesa Programmatica d'Area Montello Piave Sile, nonché dell'Ascom-Montebelluna e del Mosaico. Un grazie agli uffici comunali che stanno compiendo un lavoro eccezionale assieme ai tecnici esterni." 

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