Sisus: si entra nella fase operativa per realizzare i primi interventi.

Pubblicata il 12/12/2017

Pubblicati gli avvisi pubblici relativi ai partner Mom e Ipab Umberto I.



Prosegue l'iter per realizzare i primi interventi previsti nell'ambito della Sisus dell’Area urbana Asolano-Castellana-Montebellunese nata in relazione all’asse 6 del Programma Operativo Regionale (POR) FESR Veneto 2014-2020.

Grazie all’alleanza strategica con Castelfranco Veneto, Asolo e altri Comuni (Altivole, Caerano di San Marco, Istrana, Maser, Riese Pio X, Trevignano e Vedelago), Montebelluna è infatti entrata nella ristretta squadra di aree urbane che diventano banchi di prova della Comunità europea per la rigenerazione delle città diffuse.

In qualità di autorità urbana il Comune di Montebelluna ha pertanto provveduto in questi giorni a pubblicare gli avvisi pubblici relativi ai primi interventi che interessano la mobilità sostenibile e l'inclusione sociale.

Avvisi che interessano gli interventi cofinanziati dal POR FESR della Regione Veneto.

Si tratta di interventi che hanno individuato, quali partner, la società di trasporto provinciale MOM e la Casa di riposo Umberto I di Montebelluna. In entrambi i casi i due partner avranno tempo fino al 25 gennaio 2018 per presentare la domanda di sostegno per il finanziamento dei relativi progetti.

Si ricorda che per la Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile l'area dell'Asolano-Castellano-Montebellunese ha ottenuto un contributo straordinario di 11 milioni di euro per un investimento complessivo di 17 milioni di euro per progetti innovativi sui temi di agenda digitale, mobilità sostenibile e intelligente, e disagio abitativo per nuclei familiari in condizioni di sofferenza economico-sociale e per la marginalità estrema.

Commenta il presidente dell’autorità urbana, Marzio Favero: “Inizia la fase operativa con l’acquisto degli automezzi che deve rispettare il target imposto della Regione per cui almeno tre autobus dovranno essere rendicontati ed operativi per il trasporto asolano, castellano e montebellunese entro il 30 settembre del prossimo anno. Entro lo stesso termine, inoltre, la Casa di riposo dovrà provvedere alla ristrutturazione e riorganizzazione dei 17 mini alloggi per autosufficienti al fine di realizzare la nuova formula residenziale del co-housing, basata sulla condivisione di spazi comuni.

A breve seguiranno ulteriori bandi che interessano l’inclusione sociale con altri partner: l'Aeep di Castelfranco Veneto, l'Ater di Treviso e l’Ipab Monsignor Crico.

Credo possiamo essere orgogliosi del fatto che Montebelluna sia una delle sei autorità urbane individuate dalla Regione in Veneto per la riorganizzazione dei servizi pubblici in ottica di un Veneto inteso quale area metropolitana. Si tratta di un risultato reso possibile dall’alleanza strategica con Castelfranco Veneto. Il dialogo e la condivisone di intenti con il sindaco Stefano Marcon ha permesso di creare una sinergia vincente tra i nostri due Comuni, le uniche due cittadine di 30mila abitanti della provincia di Treviso abilitate a candidarsi. Il grazie va però anche agli altri Comuni che stanno condividendo con noi questa intrapresa: Asolo, Altivole, Caerano di San Marco, Istrana, Maser, Riese Pio X, Trevignano e Vedelago. E’ un’operazione che segna un nuovo e più alto livello di qualità nel modo di leggere il territorio. D’altra parte, è lo stesso spirito che ci porta a gestire assieme la questione degli ospedali e le politiche scolastiche di istruzione secondaria. Un grazie di cuore anche ai tecnici comunali che si stanno accollando un carico burocratico per sua natura estremamente delicato e complesso”.




Ecco nel dettaglio gli interventi previsti in questa prima fase.

MOBILITA' SOSTENIBILE

Partner: Mom

Acquisto di mezzi Euro 6 e a trazione elettrica

Investimento di 5.093.500,00 euro di cui 2.506.666,66 di finanziamento regionale e 2.586.833,34 di cofinanziamento da parte di Mom.




Il progetto ammesso all'agevolazione deve essere complessivamente concluso, rendicontato ed operativo entro il 31 dicembre 2020.

Il rinnovo del parco mezzi di trasporto pubblico locale aumenterà la performance ambientale riducendo le emissioni di anidride carbonica, migliorando quindi la situazione ambientale dell’Area Urbana, rendendola più vivibile in una logica di sostenibilità. Anche l’accessibilità ne risulterà migliorata, in particolare per le fasce deboli della popolazione locale, dal momento che l’Azione risponde all’elevata domanda di mobilità intercomunale per motivi di studio e lavoro che interessa l’Area Urbana e interessa le reti di trasporto pubblico locale che interconnettono i principali centri erogatori di servizi dell’area stessa.

L’intervento complessivo prevede l'acquisto di 16 autobus nuovi, di cui 15 autobus Euro 6 con caratteristiche suburbane ed 1 autobus a trazione elettrica con caratteristiche suburbane, a pianale ribassato. Si tratta di mezzi più moderni, confortevoli, attrezzati per favorire l'accesso al trasporto pubblico capaci di garantire una migliore accessibilità anche da parte delle fasce deboli di utilizzatori come disabili (ad esempio con la dotazione di pedane).




INCLUSIONE SOCIALE

CO-HOUSING

Partner: IPAB Umberto I di Montebelluna (individuata a seguito di pubblicazione dell'avviso di manifestazione d’interesse nella fase di predisposizione della SISUS)

405mila euro di finanziamento POR FESR della Regione Veneto più 45.000,00 euro di cofinanziamento IPAB Umberto I di Montebelluna

In particolare i lavori devono essere realizzati, conclusi, rendicontati e operativi entro il 30 settembre 2018.

Saranno sperimentati nell’Area Urbana nuovi modelli innovativi per favorire l’accesso all’abitazione da parte di famiglie e persone con particolari fragilità sociali ed economiche in condizioni di disagio abitativo.

L’intervento di ristrutturazione riguarda il Villaggio Protetto dell’IPAB Umberto I di Montebelluna, adiacente alla Casa di Riposo dell’IPAB. L’immobile, adeguatamente ristrutturato, si presta alla creazione di una struttura di co-housing con 17 mini alloggi che possono ospitare fino a 2 persone, e spazi comuni. I minialloggi previsti sono unità abitative autonome.

I benefici dell’intervento si riverseranno anche sulle aree marginali/degradate individuate, perché avranno come destinatari fasce di popolazione particolarmente concentrate in quelle aree. I soggetti destinatari dell’intervento appartengono alle categorie svantaggiate quali famiglie mono genitoriali e/o separate, anziani fragili, adulti giovani disoccupati/inoccupati nonostante reiterate ricerche, e/o presenza di disabilità in famiglia o di anziani svantaggiati all’interno del nucleo famigliare ovvero soggetti adulti in palese situazione di svantaggio quale disabilità fisica o motoria che ne compromette l’inserimento lavorativo.


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