AmAteatro2019: si chiude domenica 14 aprile la rassegna dedicata al teatro amatoriale con lo spettacolo “La Buca del Diavolo”

Pubblicata il 11/04/2019

Domenica 14 aprile alle 21.00 al Teatro Binotto di Biadene di Montebelluna.


Si conclude domenica 14 aprile la rassegna AmAteatro2019 dedicata al teatro amatoriale ed organizzata dal Comune di Montebelluna al Teatro Binotto di Villa Correr Pisani.
Una rassegna che nasce con l’intento di far riprendere alle persone la voglia di palcoscenico e di quel contatto diretto con la scena ed i suoi protagonisti.
A chiudere il ciclo di tre appuntamenti, domenica 14 aprile ore 21.00 lo spettacolo “La Buca del Diavolo”,un progetto di Titino Carrara, Laura Curino, Giorgia Antonelli con Titino Carrara e messo in scena da Pipa e Pece di Vicenza.
E’ il lavoro conclusivo della trilogia che Titino Carrara dedica alla storia ed al repertorio dello spettacolo teatrale viaggiante, di cui la sua famiglia è stata una delle ultime testimonianze.
Dopo Strada Carrara e Manuale d’attore lo spettacolo indaga il rapporto liminale tra visibile ed invisibile, rappresentato simbolicamente dalle tavole del palcoscenico, frattura apparente tra ciò che ribolle nel profondo e ciò che invece viene palesato.
Miti, leggende sulfuree e diavoli, ma anche Sacre Rappresentazioni e ricordi di famiglia, un viaggio in bilico tra sacro e profano dalle grandi arene del teatro greco alla piccola scalcinata arena del Teatro Viaggiante.


>> Pipa e Pece
Una storia che viene da lontano. Pipa e Pece sono strumenti artigianali usati nel teatro all’antica italiana per provocare fiammate. Pipa e Pece è oggi il nome di una Compagnia che attinge a larghe mani alla tradizione del teatro viaggiante e popolare per produrre nuove e appassionate avventure teatrali.
Titino Carrara, figlio d’arte di una delle storiche famiglie del teatro italiano, ritorna alle origini per raccontare una storia, la sua, che coincide con l’epopea dei teatri viaggianti e ne restituisce la disarmante bellezza. Ogni volta che si declina il nome dell’associazione, Pipa e Pece, la gente sorride: è un nome simpatico ci si può giocare… Ma non tutti sanno che…


LA STORIA DELLA COMPAGNIA
Figlio di Tommaso Carrara ed Argia Laurini – fondatori della compagnia Carrara-Laurini che recita con il proprio teatro mobile, Titino Carrara appartiene ad una famiglia di teatranti, secondo tradizione nomadi da dieci generazioni. Una famiglia che è simbolo del teatro veneto.
Le prime notizie documentate sulla famiglia Carrara risalgono al 1866, anno in cui nasce Giuseppe, padre di Salvatore e nonno di Tommaso detto Masi. Negli anni tra le due guerre la famiglia Carrara risale la penisola, dalla Sicilia, con il Carro di Tespi di Salvatore.
Titino debutta in fasce nei drammoni popolari dove numerosi sono "i figli della colpa": La voce del sangue, I due sergenti, La maestrina, Don Giuseppe cappellano alla bersagliera,
A 10 anni la prima parte 'importante': Balilla ne "I figli di nessuno" di Salvoni e Rindi. Un debutto nella notte dei suoi dieci anni.
Da allora prosegue la sua attività al seguito del Piccolo Carro di Tespi, della compagnia Italiana di Prosa Carrara-Laurini, il teatro viaggiante costruito tutto a mano dal padre Tommaso detto Masi, spostandosi in tutto il nord Italia per circa vent'anni, fino al 1965, quando i Carrara-Laurini si fermano a Valdagno (Vicenza).


Nel 1978 la critica (Ugo Volli per primo) lo segnala per l'originalità della interpretazione di Arlecchino in "Antiche Farse" al Teatro Verdi di Milano. Nasce un successo internazionale che lo porta con la compagnia familiare e come solista ad esibirsi in tutto il mondo.
Nello stesso tempo cura numerose regie per La Piccionaia I Carrara, di cui è fondatore nel 1975 ed inizia a realizzare spettacoli da solista a cominciare da Bagno Finale di Roberto Lerici 1987, per la regia di Velia Mantegazza e lo stesso Roberto Lerici.
Nel 2013 fonda con con l’attrice vicentina Giorgia Antonelli la Compagnia Pipa e Pece per ricreare e ritrovare quell’alchimia tra palcoscenico e platea che affonda le sue radici nella tradizione dei Carri di Tespi. Sempre a caccia di storie, in costante ascolto, insegue un Teatro che vive nella relazione con il pubblico.


Non è prevista la prevendita.
BIGLIETTO INTERO € 5,00
La biglietteria del teatro apre alle ore 19:30 la sera dell’evento.
Per info: Ufficio Cultura 0423/617423, cell. 348/2869930

 


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