Percorso Tirindelli: via il diaframma che permetterà di collegare la parte ovest del centro con le piazze

Pubblicata il 30/04/2019

La giunta ha approvato oggi la variante parziale nell’ambito della lottizzazione in piazza Oberkochen che è pre ordinata all’esproprio del terreno di un corridoio di collegamento tra la stessa piazza e via Silvio Pellico.


Spiega il sindaco: “E’ stato un percorso non semplice per una serie di fattori che non è il caso di elencare perché attengono alle situazioni delle diverse proprietà, e, dopo aver tentato di addivenire allo scopo attraverso degli accordi bonari abbiamo deciso, insieme agli uffici, di attivare le procedure che porteranno all’esproprio.
Abbiamo pubblicato il documento nel quale si prevedeva tale variazione parziale del piano particolareggiato, abbiamo dato un tempo previsto dalla legge per le osservazioni e oggi la giunta ha chiuso deliberando a favore della proposta.
Il prossimo passo sarà l’esproprio vero e proprio che farà saltare quel diaframma che da decenni spezza in due il percorso Tirindelli che è di fatto già completato.
Come amministrazione crediamo che questa operazione sia destinata a cambiare la percezione degli spazi nel cuore cittadino, infatti andrà a congiungere il cuore storico progettato da Dall’Armi con l’adiacente piazza Oberkochen e Corte Maggiore. Oggi le due zone richiedono, per essere raggiunte, il periplo o a nord verso Corso Mazzini o a sud verso via dei Martini.
Una volta collegato il percorso, avremo una sequenza di cinque piazze collegate tra loro: Corte Maggiore, Oberkochen, Petrarca, Marconi e D’Annunzio. Un asse che in piazza Marconi si interseca con un’altra sequenza di piazze: a sud piazza Negrelli, a nord il Selese, la grande piazza Dall’Armi, e le piazze Jean Monnet e Tommaseo. Cambieranno così, diventando ancora più significativi, i percorsi commerciali dell’emporio montebellunese e troverà maggior senso il parcheggio interrato al comparto 5. E’ nostra intenzione, effettuato l’esproprio, di procedere immediatamente all’apertura anche ricorrendo ad un percorso in ghiaino stabilizzato; poi vi sarà il tempo per un intervento più importante di arredo urbano.
Mi permetto di rivolgere un pensiero di gratitudine all’architetto Alessandro Tirindelli verso il quale la città ha un grande debito: è lui il primo il primo ad aver concepito l’idea di pedonalizzare la parte centrale di Corso Mazzini e di disegnare quel percorso che, dalla stazione, attraversando Parco Manin e le piazze finirà per concludersi al Duomo. Un percorso che oggi è intitolato informalmente a Tirindelli. E’ giusto che nel prossimo futuro gli venga intitolato anche formalmente.
Credo che tutti i gruppi consiliari potranno essere d’accordo su questa idea”.

 


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