Turismo e DMC, individuata l’agenzia che elaborerà un sistema turistico locale: è la “SL&A Turismo e Territorio”, con sede legale a Roma

Pubblicata il 10/02/2019

Giovedì si è definita l’individuazione dell’agenzia che si occuperà dell’elaborazione di un sistema turistico locale al fine di valorizzare e promuovere il territorio tramite l'attivazione e la gestione di una DMC a Montebelluna e nel territorio Montelliano.

Si tratta della ditta “SL&A Turismo e Territorio”, con sede legale di Roma selezionata in risposta alla manifestazione d'interesse pubblicata lo scorso dicembre e che da trent’anni opera nella consulenza per il turismo.

Nel suo curriculum spiccano una serie di piani strategici per il turismo per la Regione Veneto, la Regione Lazio, la regione Emilia Romagna, la Valle d’Aosta, il Trentino e moltissimi altri enti locali. Un’intensa attività nel settore del marketing e della pianificazione turistica che la rende una tra le più importanti agenzie del settore che si muovono a livello nazionale ed internazionale.

Va ricordato che la destinazione turistica del territorio montebellunese è rappresentata da una serie di elementi: le attrattive, cioè gli elementi in grado di esercitare un interesse di tipo turistico e culturale; le strutture turistiche e per il tempo libero: alberghi, ristoranti, divertimenti; le infrastrutture generali: tutti gli interventi, realizzati generalmente dal settore pubblico, necessari per la Comunicazione e la mobilità; i servizi ausiliari, resi fruibili dalle organizzazioni locali. Cinque le finalità della DMC montebellunese:

  • occuparsi dell'organizzazione di prodotti e servizi per il turismo nel territorio montebellunese;

  • specializzarsi sul territorio del quale deve sviluppare la valenza turistica e di cui deve avere una conoscenza approfondita;

  • promuovere la conoscenza del territorio e delle sue valenze turistiche presso operatori e cittadinanza, certificata attraverso opportune attestazioni, e sensibilizzare all’accoglienza turistica;

  • costituire una rete pubblico/privata di soggetti per la promozione e valorizzazione turistica della destinazione anche nell’ambito dell’OGD Città d'Arte e Ville Venete del territorio trevigiano e della Fondazione Marca Treviso;

  • offrire prodotti e servizi turistici diretti all’utente finale o intermediati, tra i quali: prenotazioni alberghiere, trasporti, tour, escursioni, organizzazione di eventi, comunicazione coordinata, azioni di marketing, intermediazione commerciale ed altro ancora.

All’agenzia spetterà sia la progettazione, il coordinamento e la realizzazione di un piano strategico di valorizzazione turistica che la strutturazione di una rete pubblico/privata.

La SL&A dovrà elaborare un piano funzionale al raggiungimento degli obiettivi strategici:

  • valorizzare le vocazioni specifiche del territorio preservando l’ambiente naturale ed antropico e ottimizzare le risorse disponibili;

  • sostenere le imprese operanti nel settore turistico rafforzando e strutturandone la filiera per accrescerne la competitività;

  • migliorare l’accessibilità a tutte le opportunità economico-finanziarie regionali, nazionali e comunitarie e promuovere attività di fundraising;

  • riqualificare le imprese turistiche, attraverso l’adozione di forme innovative di processo e di prodotto e la creazione di marchi di qualità;

  • incrementare i flussi turistici e favorirne la destagionalizzazione

  • favorire il metodo della programmazione partenariale e di un nuovo sviluppo che si basi sulla iniziativa e responsabilizzazione di istituzioni, di privati, di forze economiche e sociali dell’area montebellunese, costruendo una rete pubblico/privata di cui garantire il coordinamento.

Nel corso dell’incontro dell’IPA Montello-Piave-Sile che si è svolto giovedì scorso, il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, ha annunciato l’assegnazione all’agenzia SL&A. Questo il suo commento: “Fa piacere che un soggetto così importante abbia deciso di porre la sua attenzione alla sfida del lancio turistico dell’area montebellunese e montelliana. Era un impegno che mi ero assunto con gli albergatori e gli operatori turistici, quella di usare l’imposta di soggiorno per valorizzare il territorio.

Come già concordato con i colleghi sindaci, Montebelluna in questo momento si prende sulle spalle la responsabilità di promuovere tutti i comuni dell’IPA con particolare attenzione al Montello e al Montelletto. Sia perché Montebelluna, a fronte dei 45mila euro circa complessivi di imposta di soggiorno introitati dai Comuni dell’IPA, da sola ne introita circa 39 mila, sia perché, dal punto di vista dell’offerta turistica, non è autosufficiente ma ha bisogno anche delle componenti di offerta dei Comuni limitrofi con i quali gestisce un territorio che è omogeneo.

Peraltro, i Comuni dell’IPA si sono già impegnati a fare la loro parte e stiamo condividendo il testo di una convenzione al riguardo, in attesa che l’OGD di Treviso decida se servono ancora o meno gli uffici IAT periferici e se sì con quali modalità.

Nell’attesa che l’OGD decida cosa fare da grande, noi intanto partiamo con la nostra DMC.

Più volte nel corso degli ultimi anni, da varie parti, si è detto che bisogna scommettere sul territorio montebellunese e montelliano.

Ebbene i Comuni stanno mantenendo fede all’impegno preso tre anni a fronte dei privati nel meeting svoltosi presso a Villa Wasserman a Giavera.

Gli investimenti annunciati sono in parte già andati in porto e in parte sono in corso. Ricordiamoli: il restauro di Villa Pisani con l’inaugurazione del Meve, il recupero dell’Abbazia di Nervesa, il restauro di Villa Lattes, il nuovo hangar museale di Zanardo e, a breve, si aggiungeranno Villa Pontello a Crocetta, Ca’ Bressa - ex convento Nonantolani a Volpago, la sistemazione della linea ferroviaria “La Tradotta” che diventerà pista ciclopedonale nonché l’arrivo della pista ciclopedonale lungo il Piave ad opera del Genio civile e del consorzio Bim Piave. E da non dimenticare l’acquisizione dell’ex Polveriera a Volpago. A questi si aggiungono molte altre componenti di offerta dal Museo dello Scarpone al Museo civico ai centri cittadini alle ville anche di proprietà privata e le cantine delle nostre aziende agricole.

Il pubblico sta facendo la sua parte e adesso l’appello va ai privati: albergatori, gestori di alberghi, b&b, agriturismi, cantine, guide turistiche, agenzie di viaggio.

Non dimentichiamo che il Montello è sopravvissuto all’alluvione edilizia che ha stravolto l’impianto territoriale della Marca trevigiana trasformandolo in una città diffusa e confusa. E’ un giacimento di valori ambientali, storici e sportivi in parte significativa ancora inespressi. Sta arrivando il momento di giocare la nostra partita sui mercati, sia quello nazionale che internazionale.

I prossimi giorni programmerò un incontro assieme ai colleghi sindaci e alle associazioni di categoria, la strada del Vino, il Consorzio di vini Asolo-Montello con l’agenzia SL&A, dopodiché partiranno i tavoli di lavoro per coinvolgere i soggetti privati. Si tratta, però, di un progetto che deve coinvolgere anche la nostra cittadinanza. Uno dei motori più importanti della promozione turistica è infatti quello della comunità accogliente che è consapevole dei segni della propria storia ed è pronta a mettersi a disposizione del visitatore.

Il paradosso è infatti che, per potersi muovere nei mercati nazionali ed internazionali, bisogna prima coltivare il turismo locale”.



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