La tradizione del Panevin entra a scuola grazie alla Fondazione Coin e al Museo Civico di Montebelluna

Pubblicata il 10/01/2019

Un’iniziativa di Fondazione Coin che vede coinvolto anche il Museo Civico con l’obiettivo di diffondere la cultura e la tradizione del nostro territorio legata al mondo rurale: è quella che si colloca all’interno del progetto della Fondazione BoscAsolo. Il progetto BoscAsolo nasce per    promuovere e valorizzare, in particolare nelle nuove generazioni, dalla scuola dell’infanzia alla  primaria,  la  fruibilità  dei  boschi  e  delle  aree agricole dei Colli Asolani rendendole consapevoli dei valori e del patrimonio ambientale, storico ed economico di questi luoghi. BoscAsolo rappresenta quindi un’opportunità per capire  come  il  bosco  e  i  terreni  agricoli  costituiscano,  in  passato come  oggi,  un  patrimonio  che  va conosciuto, rispettato e valorizzato come risorsa anche per il futuro, a garanzia di una migliore qualità della vita. Una parte sostanziale del progetto riguarda l’educazione ambientale, destinata ai bambini delle scuole dell’infanzia e primaria, che si concretizza con azioni formative per gli insegnanti e laboratori ed uscite vedenel bosco delle classi. Circa 50 sono le classi che ogni anno usufruiscono di questa speciale opportunità partecipando a percorsi di educazione ambientale e paesaggistica, attraverso laboratori svolti in classe ed escursioni dedicate alla natura, alla tradizione, e alla storia antica curati dal Museo Civico di Montebelluna.
Nell’ambito di questo progetto martedì scorso le classi aderenti al progetto del plesso di Asolo hanno potuto vivere una bellissima esperienza ludico didattica. Accompagnati da due figure fantastiche, il folletto di BoscAsolo e la Befana, e un educatore attraverso letture e racconti hanno potuto conoscere meglio la tradizione del “Panevin”, ancora così presente e sentita nel nostro territorio. Un’occasione di guardare oltre al folclore per comprendere come questa festa sia  l’espressione del rispetto per natura e suoi ritmi, della riconoscenza per quanto essa dona all’uomo e della necessità di una relazione tra l’uomo e la terra che sia sostenibile e attenta alla conservazione della biodiversità.
Alla fine dell’incontro al quale hanno partecipato oltre 100 bambini una grande festa con i dolci doni che la Befana ha distribuito.


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