Orti urbani: una targa in memoria del consigliere Flavio Bacchiega

Pubblicata il 15/04/2023

Una targa alla memoria del consigliere comunale Flavio Bacchiega: è quella che è stata scoperta questa mattina all’ingresso degli orti urbani in via Dei Soster a Montebelluna.

Una collocazione non casuale, scelta proprio per sottolineare il grande impegno profuso da Bacchiega tra i fautori di questo spazio che venne inaugurato nell’estate del 2015 a pochi mesi dalla sua prematura scomparsa.

 

Era l’epoca del primo mandato di Marzio Favero e Bacchiega si era speso molto affinché anche a Montebelluna potesse trovare spazio un’area da destinare a chi non ha la possibilità di coltivare un proprio orto all’esterno della propria abitazione.

Assieme all’Ufficio Ecologia erano quindi state avviate le procedure e mettere a punto il bando per l’assegnazione degli orti che oggi sono così apprezzati da essere sold out: tutti i 52 orti sono assegnati e c’è perfino una lista di attesa di persone che attendono di poter subentrare nella gestione di un proprio spazio.

 

Allo scoprimento della targa era presente la moglie Marina assieme ai figli e hai nipoti. E’ stata lei a ricordare il profilo personale di Bacchiega, “uomo dalla spiccata creatività che sfornava continue idee con l’intento di dare servizi utili alla comunità e con l’obiettivo la sua città dove era nato e cresciuto”, ha detto.

 

Prosegue l’ex sindaco e consigliere regionale, Marzio Favero“Bacchiega ci teneva tantissimo a questo spazio perché ne intravvedeva il valore sotto due dimensioni. Il fatto che coltivare la terra significa accettarne la dimensione ciclica, non solo quindi una forma per integrare il reddito familiare perché si produce un po’ di verdura, ma anche un modo per apprezzare il cambio delle stagioni e quello che la ciclicità porta con sé. La seconda dimensione è quella sociale perché frequentare gli orti urbani consente di incrociarsi, di fermarsi, scambiare due parole e tessere le fila della comunità”.

 

Conclude il sindaco, Adalberto Bordin: La partecipazione di oggi davanti agli Orti urbani è il segno che Flavio ha seminato bene.

Lui era cittadino tra i cittadini.

Qualsiasi problema della città diventava un suo problema nel senso che lo affrontava in maniera assolutamente non superficiale, travalicando ideologie, simpatie.

La presenza di così tante persone del mondo civile, della scuola, ex consiglieri di qualsiasi appartenenza dimostra quanto questa sua qualità sia apprezzata”.

 

 

Infine un ricordo è stato tracciato anche dall’amico ed ex consigliere Benedetto Pinto.

 

Un’eredità, quella lasciata da Bacchiega, che ora è stata raccolta da Luigino Giotto che si occupa a titolo volontario degli Orti, in coordinamento con l’Ufficio Ecologia.

 
 


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