Baby gang in città: mai stata così tanta prevenzione in città come nel corso dell’amministrazione Favero

Pubblicata il 09/10/2020

In relazione all’articolo apparso oggi sulla stampa locale, si precisa che Laura Puppato con tutta evidenza non sa di cosa sta parlando.
L’ex sindaco stabilisce un collegamento tra il fenomeno recentissimo delle baby gang diffusosi anche a livello nazionale con presunte carenze dell’amministrazione nell’ambito del sociale e famiglia, accusando il Comune di aver smantellato il sociale ed interrotto i rapporti con le scuole.
L’amministrazione replica attraverso gli assessori Claudio Borgia e Elisa Gobbo che, dati alla mano spiegano.
 
Interviene l’assessore al Sociale, Antonio Romeo“Quanto è stato fatto in ambito sociale in questi anni di amministrazione Favero è sotto gli occhi di tutti. Mi spiace molto che l’ex sindaco Puppato non riconosca quello che tutti riconoscono all’attuale sindaco e alla sua giunta rispetto alle azioni promosse sia in ambito sociale, che nelle politiche giovanili e familiari.
Queste sue esternazioni, purtroppo, non le fanno per niente onore e sembrano essere più indice di chi nutre frustazione nei confronti di chi l’ha succeduta e che pure è riuscito a mettere in campo azioni efficaci e trasversali.
Spiace tanto più anche perché il sindaco Favero non ha mai criticato le politiche sociali dell’amministrazione Puppato mantenendo inalterate le risorse destinate a questo settore”.
 
 
Interviene l’assessore all’Istruzione e alla Politiche familiari, Claudio Borgia“Mai come l’amministrazione attuale si è lavorato sulla prevenzione con gli adolescenti in età scolare. Ricordo che quando mi è stato affidato l’incarico di Assessore all’Istruzione non c’era alcun capitolo dedicato ai progetti didattici nelle scuole e che, al primo bilancio utile nel 2016, è stato introdotto da questa giunta. Rientrano tra le iniziative portate avanti, i cicli formativi promossi in collaborazione con i due istituti comprensivi e rivolti alle classi della scuola secondaria di primo grado. Incontri curati da formatori professionisti che toccano i temi delle abilità sociali, delle dipendenze, intese come prevenzione all’uso di stupefacenti e all’abuso di alcol, e del bullismo. Su questi temi sono stati organizzati anche incontri pubblici con testimonial di livello nazionale e sul bullismo anche un concorso per sensibilizzare ed invitare i ragazzi a riflettere. Per questi progetti ogni anno il Comune stanzia circa 15mila euro.
Ricordo anche che da qualche anno è stata istituita la Giornata delle legalità rivolta ai ragazzi delle superiori e delle medie durante la quale viene proiettato un film sulla mafia ed invitati esperti e testimonial, come il magistrato Carlo Nordio, il Procuratore Capo della Repubblica Dalla Riva e tanti altri.
Oltre a queste attività rivolte ai ragazzi e alle tante politiche attive a sostegno delle famiglie, proprio a partire dallo scorso anno abbiamo inaugurato un percorso formativo con un ciclo di incontri con esperti a livello nazionale, come per esempio Crepet, Galimberti e Pellai e tanti altri, rivolto ai genitori e mirati a dar loro gli strumenti per meglio approcciarsi al difficile ruolo di genitori per aiutarli nella crescita dei propri figli.
Pertanto non accetto lezioni dall’ex sindaco Puppato che, tra l’altro, appartiene ad un partito, il PD, che ha tra i suoi componenti alcuni che vorrebbero la legalizzazione delle droghe.
Infine, quanto al fatto che la mia presenza sarebbe invisibile, direi sia la forma che la sostanza smentiscono completamente questa esternazione. Questa giunta lavora a testa bassa per risolvere i problemi senza cercare visibilità a ogni costo, come fa qualcuno.”.
 
 
Aggiunge l’assessore alle politiche giovanili, Elisa Gobbo: “Da diverso tempo questa amministrazione sta investendo in progetti rivolti alle giovani generazioni. Si tratta di progettualità avviate dapprima nell’ambito montebellunese ma che, data la bontà della proposta, da due anni sono stati estesi a tutti e 29 i Comuni dell’ex Ulss 8, e che vedono Montebelluna come capofila. Per queste attività nel corso delle prime due edizioni sono stati ottenuti circa investiti circa 200mila euro, di cui 160mila euro circa finanziati dalla Regione e 40mila euro circa cofinanziati da Ulss 2 e Comuni.
Rientrano in queste iniziative che ogni anno richiamano centinaia di ragazzi il progetto Aziendaperta XL per avvicinare e far scoprire le aziende ai giovani, con l’obiettivo di orientare e far emergere competenze rilevanti per il nostro tessuto economico; GetUp! Io a scuola (non) ci vado!” per conoscere e affiancare i minori a rischio dispersione scolastica, per rinforzare i fattori protettivi e prevenire le forme di disagio, che minano il loro benessere nella transizione di vita scuola/formazione/lavoro; Labò pensato per costruire e offrire opportunità ed esperienze laboratoriali, dove sperimentare e far crescere passioni, capacità e competenze”.
 
Ancora una precisazione tecnica, in ordine alla chiusura del Centro giovani in città: esso aveva chiuso il suo percorso ancora prima dell’amministrazione Favero, e cioè con l’amministrazione Puppato.


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