Il Teatro stabile del Veneto si allea al Comune di Montebelluna per la gestione artistica del nuovo teatro in città da portare avanti con la costituenda fondazione

Pubblicata il 14/09/2020

Nuova svolta positiva per il futuro teatro di Montebelluna, destinato per sua natura ad offrire un servizio a tutto il Montebellunese e a tutta la Pedemontana.
Nel mentre i progettisti consegnavano lo studio di fattibilità tecnico-economico della nuova struttura culturale, il sindaco Marzio Favero ha incontrato Giampietro Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto, uno dei centri di produzione teatrale più importante in Italia, tra i cui soci fondatori vi è la Regione Veneto. Dal colloquio è sortita un’alleanza preziosa per il futuro del teatro montebellunese: il sindaco ha proposto al presidente Beltotto che il Teatro Stabile entri come partner della costituenda Fondazione che avrà il compito di gestire il teatro stesso. Un’ipotesi che ha incontrato il favore di Beltotto, il quale ha dichiarato la sua disponibilità a sedersi al tavolo che andrà ad elaborare lo statuto.
 
“Abbiamo incominciato da qualche settimana un percorso per operare assieme attorno a un progetto che veda il Comune di Montebelluna e il Teatro Stabile del Veneto protagonisti di una nuova stagione culturale che avrà come centro il nuovo Teatro della città la cui costruzione è stata resa possibile dall’intervento di Banca Intesa Sanpaolo – dichiara Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto –. Sono felice e soddisfatto di sapere che, ancora una volta, lo Stabile si può mettere al servizio del nostro territorio. Ringrazio per la fiducia che ci viene accordata dall’amministrazione e, in particolare, saluto il sindaco di Montebelluna che ho imparato ad apprezzare quale sensibile uomo di cultura e, dopo questa importante sindacatura, come amministratore attento. Troveremo certamente il modo per valorizzare un teatro che, anche grazie al sostegno di Banca Intesa Sanpaolo, diventerà un centro culturale di primaria importanza”.
 
Conclude il sindaco: “Il nuovo teatro deve essere un luogo aperto tanto alle realtà culturali e sociali locali, quanto ai circuiti di produzione e distribuzione artistica di rango superiore o nazionale. Con il presidente Beltotto abbiamo convenuto sul fatto che un teatro da 450 posti con una torre scenica degna di questo nome ed un nuovo grande bacino di potenziali utenti possa godere delle proposte del Teatro Stabile del Veneto, una delle più prestigiose realtà in questo ambito a livello nazionale.
Ricordo che il teatro Stabile in questo momento gestisce il Teatro Goldoni, il Verdi a Padova e il teatro Mario Dal Monaco a Treviso. Non da ultimo, ricordo che con questa operazione, di fatto, raggiungiamo tutti gli obiettivi che ci eravamo proposti quando presentammo il dossier per la candidatura di Montebelluna a Capitale della Cultura. Dossier che ci consenti di arrivare con grande sorpresa a livello nazionale tra le dieci finaliste. È un altro passo in avanti per quella che qualche anno fa avevo chiamato la Grande Montebelluna, ovvero una città di riferimento mandamentale.
Chiudo segnalando che in un recente incontro dell’Intesa programmatica d’area ho proposto ai colleghi sindaci di aderire anche loro alla costituenda fondazione affinché davvero il nuovo teatro possa essere a servizio anche delle loro associazioni culturali”.
 


Facebook Twitter
torna all'inizio del contenuto