"Istantanee dal presente: testimoni al tempo del Covid-19"
Pubblicata il 14/04/2020
Il Meve di Montebelluna, assieme al Museo civico e alla Biblioteca comunale lanciano un progetto di memoria collettiva con la raccolta di foto, oggetti e storie che raccontino come è cambiata la vita dopo il Covid-19.
Dopo l’iniziativa social promossa dalle istituzioni culturali montebellunesi con i due hashtag #laculturaresiste #laculturanonsiferma finalizzata a diffondere contenuti culturali online e quella della lettura digitale nell’ambito della piattaforma MediaLibraryOnLine-MLOL promossa dalla Biblioteca di Montebelluna assieme alla rete BAM, un’altra originale iniziativa di carattere culturale viene lanciata dal MeVe, in collaborazione con il Museo civico e la Biblioteca comunale.
“ISTANTANEE DAL PRESENTE: TESTIMONI AL TEMPO DEL COVID-19”, questo il nome scelto per questa iniziativa, pensata per coinvolgere le persone in un racconto collettivo che vuole fissare la testimonianza di questo tempo presente nella memoria di tutti.
E non è un caso che a lanciare l’iniziativa sia proprio il MeVe, il Memoriale della Grande Guerra di Montebelluna, inaugurato alla fine del 2018, e che si distingue per essere un luogo dove fare memoria, ma anche per interpretare e conoscere la storia dell'ultimo secolo a partire dai primi del '900 ad oggi.
La Storia, quella appresa sui libri e che sembrava riguardare sempre qualcun altro, si svolge ora sotto agli occhi di ciascuno. Ognuno è diventato all’improvviso testimone di un’esperienza epocale ed eccezionale, che sta interessando tutto il mondo: il Covid-19 ha profondamente mutato e sconvolto le vite di tutti. Ciascuno ha dovuto rinunciare agli amici, agli affetti, alle relazioni che caratterizzavano le giornate. Le scuole sono state chiuse all’improvviso e il mondo del lavoro ha subìto profonde e spesso drammatiche trasformazioni. C’è chi è stato privato di gesti profondi, come dare l’ultimo saluto ai propri cari. La convivenza con la pandemia ha imposto di rinunciare, per il bene della collettività, a libertà fino a poche settimane fa considerate scontate e inviolabili.
“Istantanee dal presente: testimoni al tempo del Covid-19” vuole raccogliere le possibili chiavi di letture utili per interpretare tutto questo e farne memoria.
Perché fare memoria del tempo presente? Perché la memoria è come un antidoto, che permette di trasferire alle future generazioni le esperienze, nella speranza che certi errori non si ripetano.
Avviato grazie alla consulenza e alla collaborazione di AISO – Associazione Italiana di Storia Orale e dell’Istresco – Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea nella Marca Trevigiana, il progetto è aperto a chiunque voglia raccontare com’è cambiata la propria vita dall’inizio della pandemia
I contributi verranno raccolti e conservati presso l’Archivio del MeVe – Memoriale Veneto della Grande Guerra e verranno valorizzati nell’ambito delle attività dei servizi culturali del Comune di Montebelluna.
Maggiori informazioni sono reperibili sulla pagina facebook e sul sito del MeVe www.memorialegrandeguerra.it
Di seguito il regolamento del progetto.
Come partecipare?
Dopo l’iniziativa social promossa dalle istituzioni culturali montebellunesi con i due hashtag #laculturaresiste #laculturanonsiferma finalizzata a diffondere contenuti culturali online e quella della lettura digitale nell’ambito della piattaforma MediaLibraryOnLine-MLOL promossa dalla Biblioteca di Montebelluna assieme alla rete BAM, un’altra originale iniziativa di carattere culturale viene lanciata dal MeVe, in collaborazione con il Museo civico e la Biblioteca comunale.
“ISTANTANEE DAL PRESENTE: TESTIMONI AL TEMPO DEL COVID-19”, questo il nome scelto per questa iniziativa, pensata per coinvolgere le persone in un racconto collettivo che vuole fissare la testimonianza di questo tempo presente nella memoria di tutti.
E non è un caso che a lanciare l’iniziativa sia proprio il MeVe, il Memoriale della Grande Guerra di Montebelluna, inaugurato alla fine del 2018, e che si distingue per essere un luogo dove fare memoria, ma anche per interpretare e conoscere la storia dell'ultimo secolo a partire dai primi del '900 ad oggi.
La Storia, quella appresa sui libri e che sembrava riguardare sempre qualcun altro, si svolge ora sotto agli occhi di ciascuno. Ognuno è diventato all’improvviso testimone di un’esperienza epocale ed eccezionale, che sta interessando tutto il mondo: il Covid-19 ha profondamente mutato e sconvolto le vite di tutti. Ciascuno ha dovuto rinunciare agli amici, agli affetti, alle relazioni che caratterizzavano le giornate. Le scuole sono state chiuse all’improvviso e il mondo del lavoro ha subìto profonde e spesso drammatiche trasformazioni. C’è chi è stato privato di gesti profondi, come dare l’ultimo saluto ai propri cari. La convivenza con la pandemia ha imposto di rinunciare, per il bene della collettività, a libertà fino a poche settimane fa considerate scontate e inviolabili.
“Istantanee dal presente: testimoni al tempo del Covid-19” vuole raccogliere le possibili chiavi di letture utili per interpretare tutto questo e farne memoria.
Perché fare memoria del tempo presente? Perché la memoria è come un antidoto, che permette di trasferire alle future generazioni le esperienze, nella speranza che certi errori non si ripetano.
Avviato grazie alla consulenza e alla collaborazione di AISO – Associazione Italiana di Storia Orale e dell’Istresco – Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea nella Marca Trevigiana, il progetto è aperto a chiunque voglia raccontare com’è cambiata la propria vita dall’inizio della pandemia
I contributi verranno raccolti e conservati presso l’Archivio del MeVe – Memoriale Veneto della Grande Guerra e verranno valorizzati nell’ambito delle attività dei servizi culturali del Comune di Montebelluna.
Maggiori informazioni sono reperibili sulla pagina facebook e sul sito del MeVe www.memorialegrandeguerra.it
Di seguito il regolamento del progetto.
Come partecipare?
- Scegli da un minimo di 1 a un massimo di 10 oggetti che raccontino com’è cambiata la tua vita dall’inizio della pandemia
- Scatta una foto di questi oggetti. Sotto ti offriamo uno spunto, ma puoi scegliere di fotografare come più ti piace. Non serve essere professionisti, ma è importante che la foto non sia sfuocata, che sia leggibile in tutte le sue parti e che abbia una buona risoluzione (se possibile, non inferiore ai 254 dpi) e in formato jpg o pdf.
- Spiegaci con un breve testo o, se preferisci, una registrazione audio perché hai scelto questi oggetti (Se scegli l’audio ti chiediamo di non mettere musiche di sottofondo e di fornirli in formato .mp3 o .m4a)
- Scrivi 3 parole chiave che riassumano quanto vuoi raccontare
- Inviaci la foto, la descrizione e le 3 parole via mail all’indirizzo conservatore@memorialegrandeguerra.it
- Non dimenticare la liberatoria! Solo così potremo accogliere e conservare la tua testimonianza
- Alla foto e alla descrizione abbineremo solo le iniziali del tuo nome, l’età, la tua professione e la città da cui ci scrivi
- Quando il MeVe riaprirà al pubblico, se vorrai, potrai contattarci per donare alcuni degli oggetti fotografati e raccontarci la tua storia.