Disinfestazione contro la zanzara tigre: disponibile da domani il larvicida gratuito

Pubblicata il 12/02/2020

Il Comune di Montebelluna rende noto che – nell’ambito delle operazioni volte al contrasto della diffusione della zanzara tigre – inizierà domani la consegna delle confezioni di larvicida per zanzare.
Un’operazione preventiva che parte già a febbraio anche in funzione del fatto che, con le temperature miti di questo inverno, non vi è stata la completa eliminazione delle zanzare tipica della stagione più fredda.
Per incentivare la lotta alle zanzare il Comune mette a disposizione gratuitamente una confezione di pastiglie antilarvali per ogni nucleo familiare, fino ad esaurimento delle scorte. Il larvicida può essere ritirato a partire da domani, nella sede dei magazzini comunali in via Callarga 10 ogni mercoledì (non festivo) nei seguenti orari: 11.00-12.00 e 16.00-17.00.
Le pastiglie vanno utilizzate negli specchi d'acqua stagnante presenti nelle aree private, come tombini, pozzetti, piccoli serbatoi, vasi da fiori.
Per il ritiro è necessario esibire un documento d'identità. Eventuali incaricati di ritirare la confezione di pastiglie per conto di terzi devono presentarsi muniti di delega scritta e della fotocopia di un documento d'identità del delegante.


Spiega il vicesindaco, Elzo Severin: “Per combattere la proliferazione delle zanzare, così come avviene da anni, è importante agire su due fronti: l’amministrazione attraverso l’affidamento di un incarico ad una ditta specializzata nel trattamento antilarvale e adulticida contro le zanzare nelle aree pubbliche. Ma risulta cruciale anche la collaborazione da parte dei cittadini i quali sono tenuti ad adottare tutte le misure preventive adeguate nelle aree private. Tra queste, oltre ad una serie di misure comportamentali che, ricordo, in caso di trasgressione possono essere anche sanzionate con multe salate in base all’ordinanza che ogni anno viene pubblicata per il periodo estivo, anche la possibilità di ottenere gratuitamente il larvicida a disposizione delle famiglie montebellunesi”.
 


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