Fonda: risponde il sindaco alle polemiche de L’Alternativa Giusta

Pubblicata il 25/01/2020

Interviene il sindaco, Marzio Favero: “L’unico mistero è perché l’Alternativa Giusta non abbia il senso del pudore. E’ doveroso ricordare che essa nasce come costola separata dell’amministrazione Puppato che aveva in programma la totale demolizione della Fonda.
Quando sono diventato sindaco, in veste di presidente del Comitato per il Centenario della Grande Guerra, mi sono preoccupato di salvare la linea ferroviaria militare Montebelluna-Susegana quale monumento storico poiché su di essa viaggiavano le tradotte militari che portavano i soldati all’estremo sacrificio sul Piave.
Devo ringraziare l’allora assessore al bilancio della Regione Veneto, Ciambetti, che convertì il contributo di 700mila euro originariamente concesso al Consorzio del Bosco del Montello per la demolizione della fonda al fine invece della sua acquisizione.
Per tre anni con l’architetto Bonaventura ho fatto la spola a Roma per convincere i dirigenti di RFI a venderci un tratto largo 6 metri e lungo 18,5 Km per realizzare un percorso ciclo-pedonale alla maniera della Treviso-Ostiglia.
Devo ringraziare i colleghi sindaci di Crocetta, Volpago, Giavera e Nervesa se siamo riusciti nell’impresa.
Grazie all’aiuto del Consorzio Bim Piave (300mila euro di contributo) e ai 100mila euro messi dal Comune di Montebelluna siamo riusciti ad andare in gara e ad aggiudicare i lavori per la sua sistemazione, che oggi sono in corso.
L’Alternativa Giusta lamenta che l’accesso da via Gazie sarebbe compromesso dal passaggio del traffico nelle ore di punta: si dimentica che con la realizzazione del sottopasso ferroviario via Gazie sarà finalmente liberata dal traffico parassita che si genera quando si abbassano le sbarre del casello ferroviario di piazza IV Novembre.
Ricordo che la linea ferroviaria si biforca a Montebelluna, una parte, quella diretta alla stazione è in sopra elevato, ed è qui che abbiamo realizzato il primo innesto. L’altro ramo che scende sotto il livello del suolo, la fonda propriamente detta, pone problemi per un accumulo di inerti che è avvenuto decenni fa quando nessuno si occupava del tema.
Ebbene, proprio in questi giorni l’assemblea dei sindaci del Consorzio sta trovando la soluzione per intervenire anche in quel luogo ove saranno installate da parte dell’amministrazione comunale di Montebelluna anche delle telecamere fisse. Questo significa che anche la fonda verrà recuperata e messa in rete con gli altri itinerari ciclopedonali della città.
I suggerimenti, anche da parte di Alternativa Giusta, sono ben accetti.
Le critiche gratuite disinformate e tendenziose no”.
 


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