Barriere architettoniche: adottato il piano per l’abbattimento in città

Pubblicata il 01/10/2019

E’ stimata in quasi 2 milioni di euro l’ammontare complessivo degli interventi necessari per abbattere completamente le barriere architettoniche presenti nel Comune di Montebelluna.
La stima è quella effettuata dalla ditta incaricata Netmobility srl di Verona, incaricata nei mesi scorsi di procedere nella pianificazione per il superamento delle barriere architettoniche.
La pianificazione rientra tra quegli interventi resi possibile a inizio anno grazie ad una variazione di bilancio che accoglieva in entrata 14.500 euro di contributo regionale – a cui si era aggiunto uno stanziamento analogo da parte del Comune, per un totale di 29mila euro.


Sebbene i marciapiedi e gli altri luoghi pubblici realizzati negli ultimi anni normativamente abbiano tenuto conto del problema delle barriere architettoniche, la città è una sedimentazione di interventi diversi alcuni dei quali risalgono a decine di anni fa. Di qui l’esigenza, dopo aver eliminato le barriere architettoniche in centro con la riqualificazione delle piazze, di estendere la medesima attenzione al reso della città anche perché l’invecchiamento della popolazione pone esigenze nuove a cui cercare di dare risposta.


Tre sono le fasi che hanno caratterizzato la redazione del piano: una prima analisi dello stato di fatto, che è stata portata avanti sia raccogliendo i suggerimenti dei cittadini attraverso un questionario online pubblicato nel sito del Comune, sia attraverso forme di concertazione e consultazione con gli altri enti competenti e le associazioni locali rappresentative delle fasce di persone più fragili. Alla fase di raccolta delle indicazioni è seguita, da parte delle società incaricata, un’operazione di verifica sul campo con il sopralluogo degli edifici e dei percorsi di collegamento indicati.
E’ seguita, quindi, una seconda fase di progettazione degli interventi, con la definizione puntuale degli interventi necessari all'eliminazione delle barriere architettoniche e, infine, una terza ed ultima fase di programmazione degli interventi, in base ad un elenco annuale di interventi, individuati in base all'ordine di priorità.


Spiega il sindaco, Marzio Favero: “Quando è uscito il bando regionale, che offriva contributi per studi finalizzati alla soppressione delle barriere architettoniche, abbiamo deciso di partecipare pur nella consapevolezza che si tratta di un gesto scomodo perché fare un’analisi significa individuare se ci sono delle criticità e conseguentemente intervenire ed investire per superarle.
Ma è la scelta che abbiamo fatto anche in ambito scolastico avviando una campagna di verifica della qualità della strutture scolastiche che alla fine ha portato ad investire 15 milioni tra interventi già realizzati o programmati per l’edilizia scolastica.
Il quadro che emerge è frutto di un lavoro partecipato che ha visto coinvolti cittadini e associazioni.L’importo complessivo è importante: quasi 2 milioni di euro.
Qualcuno potrebbe dire: libro dei sogni ma erano le stesse considerazioni fatte per la essa norma sismica, il recupero di Villa Pisani o la pedonalizzazione del centro.
Avere un programma di interventi significa avere le condizioni per programmare gli interventi ricercando le risorse necessarie o nei capitoli dell’ente o attraverso la partecipazione a bandi”.


Spiega l’assessore ai lavori pubblici, Michele Toaldo: “I prossimi step prevedono, dopo l’adozione da parte della giunta comunale avvenuta ieri, la pubblicazione del piano per i prossimi 30 giorni e la raccolta delle eventuali osservazioni nei 30 giorni successivi. Quindi, entro 60 giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni, è prevista l’approvazione da parte del Consiglio Comunale, dopodiché l’amministrazione avrà un utile strumento per pianificare i prossimi interventi che, prioritariamente riguarderanno l’abbattimento delle barriere architettoniche presso le scuole e gli ambienti ospedalieri”.


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