MARIO MORETTI POLEGATO, CITTADINO ONORARIO DIMONTEBELLUNA

Pubblicata il 25/11/2015

Consegnata mercoledì 25 novembre la cittadinanza onoraria al fondatore di Geox.

 

Viene conferita mercoledì 25 novembre, nel corso del Consiglio comunale di Montebelluna, la cittadinanza onoraria a Mario Moretti Polegato. L’iniziativa era stata accolta con favore da tutto il consiglio comunale nella seduta dello scorso 13 ottobre. Alla base della scelta, il riconoscimento ad una persona che si è distinta per aver creato un marchio calzaturiero noto a livello internazionale, Geox Spa.

Nato a Ciano del Montello nel 1952, dopo un percorso di studi in enologia ed la laurea in Giurisprudenza, Polegato ha fondato nel 1995 Geox Spa che ha sede a Biadene di Montebelluna. L’azienda è cresciuta costantemente, facendosi conoscere, per l’innovativo brevetto anche a livello internazionale tanto che oggi circa metà del fatturato dell’industria calzaturiera montebellunese è detenuto dall’azienda di Polegato. Oltre che per ragioni imprenditoriali, la cittadinanza onoraria viene conferita anche per i numerosi meriti sociali e filantropici e per essere sostenitore di Casa Roncato.

Spiega il sindaco, Marzio Favero: "Circa i motivi per il conferimento della cittadinanza onoraria a Mario Moretti Polegato, vi è da dire che il Consiglio comunale ha votato spontaneamente, senza discussioni, perché è troppo evidente il merito acquisito sul campo da un imprenditore innovativo e lungimirante che ha contribuito a tenere in piedi la vocazione calzaturiera del nostro territorio.

Un dato per tutti: dal 1995, venti anni or sono, da una felice intuizione, quella di far respirare la scarpa, all'oggi, ci stanno in mezzo 30mila lavoratori, un fatturato complessivo di 824,2 milioni di euro,1200 negozi monomarca, innumerevoli brevetti ed un prestigio internazionale indiscutibile. Se si pensa che il quartier generale della Geox è a Biadene di Montebelluna e che da solo occupa circa 650 persone nella ricerca e nella costruzione di prototipi, nella tutela dei brevetti, nella elaborazione delle strategie commerciali, mentre se ampliamo l'orizzonte all'intero comprensorio montebellunese si arriva fino a 1600 lavoratori, diventa chiaro perché l'intera comunità montebellunese sia in debito morale nei confronti di questo imprenditore.

Mario Moretti Polegato ha avuto la soddisfazione di vedersi riconosciute sei lauree ad Honorem, conferite per l'innovazione e l'organizzazione aziendale che ha saputo introdurre nell'ambito del lifestyle casual.

E' stato insignito di titoli prestigiosi quali Commendatore nazionale della Repubblica Italiana, console generale onorariodi Romania per il Nord Est d’Italia, Cavaliere del Lavoro, Grand’Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana; tiene lezioni presso alcune prestigiose Università nel mondo sul tema a lui particolarmente caro della tutela dei brevetti. Proprio per l’impegno profuso, una delle più importanti business school a livello internazionale, la ESCP-EAP (École Supérieure de Commerce de Paris), gli ha riconosciuto il titolo di “Affiliate Professor of Entrepreneurship”. Tra gli istituti più importanti che lo hanno fino ad oggi ospitato, si segnalano L’Università Ca’ Foscari di Venezia, il MIT di Boston, l’Università di Cambridge, la Columbia University, l’Università di Pechino, di Hong Kong e di Mosca. Il suo lavoro universitario continua in qualità di membro dell’International Advisory Council dell’Università Bocconi di Milano e come Presidente dell’International Advisory Board dell’Università Cardenal Herrera di Valencia.

Di fatto per lui si può sul serio utilizzare un'espressione spesso abusata per altre figure, che è quella di ambasciatore diMontebelluna nel mondo perché ha saputo davvero portare a livello internazionale un sapere produttivo ed una vocazione al lavoro carica anche di forte significato etico a livello internazionale. Quando parlo di valore etico intendo dire che con molta discrezione ha messo in cantiere e continua a portare avanti iniziative di forte carattere sociale, quali, ad esempio il progetto Valemour con il quale Geox permette a ragazzi nati con la sindrome di Down di imparare un mestiere, ed una politica di welfare interno di cui uno dei simboli è l’asilo nido per i figli dei dipendenti. Non ultimo ricordo la vicinanza a Casa Roncato di Montebelluna.

Mario Moretti Polegato rappresenta oggi per il nostro territorio quello che hanno rappresentato tra la fine dell'Ottocento ed il Novecento i padri del capitalismo veneto, e quindi italiano, in alcune aree della nostra regione: i Rossi a Schio per la tessitura, i Breda a Padova per le officine meccaniche, gli Appiani a Treviso per le ceramiche, i Volpe a Venezia per il porto e l'elettrificazione.

Grandi figure di imprenditori che sapevano unire la produzione con l'attenzione ai propri lavoratori nel contesto sociale. Noi oggi conferiamo questa cittadinanza onoraria per evitare che si avveri per Polegato il detto che nessuno è profeta in patria, anche perché c'è un merito più recente che desidero personalmente sottolineare: qualche altro industriale della calzatura aveva negli anni scorsi, seppure sotto traccia, inteso evidenziare una estraneità rispetto allo Sport system del fenomeno Geox. Ebbene oggi, se la Diadora è tornata a essere protagonista al mercato, è grazie alla scelta strategica della famiglia Polegato di farsi carico del salvataggio e rilancio di uno dei marchi più prestigiosi dello Sport system montebellunese che dall'acquisizione nel 2009 ha visto quasi il triplicarsi del numero dei dipendenti ed un'espansione internazionale in oltre 60 paesi nel mondo.

Molto altro sarebbe da dire ma questo è sufficiente per ribadire che siamo orgogliosi di inserire nel registro dei cittadini onorari di Montebelluna, Mario Moretti Polegato e, ovviamente con lui, riconosciamo anche l'impegno di un'intera famiglia.

Chiudo ricordando quanto sosteneva il più grande dei Presidenti della Repubblica italiana, Luigi Einaudi, ovvero che quando un imprenditore raggiunge un certo livello di benessere, se continua è per passione e non per denaro. Noi speriamo che questa passione rimanga ben radicata nella nostra città e nel nostro territorio e che sia diffusiva di sé stessa e di esempio per le nuove leve”.

 


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