QUESTIONE OSPEDALI: L’UNICO FUTURO È ASSIEME
Pubblicata il 20/07/2015
Il sindaco di Montebelluna, interviene sulla polemica innescata dal PD cittadino.
In relazione all’ennesima polemica innescata dal PD cittadino sul tema ospedale, che parte dalla necessità di bandire un concorso per sostituire il primario di Cardiologia del San Valentino, il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, commenta quanto segue: “E’ inutile lamentarsi della fuga di pazienti, continuando ad avanzare dubbi sulla tenuta dell’ospedale di Montebelluna quando invece è il momento di farne promozione, per la qualità del personale medico e dei servizi che eroga, visto l’investimento straordinario che è stato fatto. Per Cardiologia è chiaro che noi desideriamo che continui ad esserci la presenza di un primario aritmologo altamente qualificato.
Un invito al PD a non riaccendere un conflitto
La storia insegna, ma solo a chi la studia.
Il futuro degli ospedali di Castelfranco Veneto e Montebelluna sta nella loro alleanza, non nella loro divisione. Ricordo a tutti che la guerra tra Asolo e Crespano del Grappa si è conclusa con la chiusura di entrambi gli ospedali e così quella tra Valdobbiadene e Pederobba, con tutti i contendenti in buona fede, convinti di difendere il loro territorio. Peccato che, come recita il detto, “La strada per l’infermo sia lastricata di buone intenzioni”.
Avviso ai naviganti: Treviso andrà a costituire una grandissima Cittadella della salute: ottimo per tutti ma se gli ospedali di Montebelluna e Castelfranco Veneto si faranno la guerra, a goderne sarà il terzo. Se davvero si vuole bene a questi due ospedali, si devono avere chiare due cose:
- la salute dei cittadini che comporta il dovere di assicurare servizi di qualità agli stessi;
- un’ottica di integrazione tra i due ospedali che va condotta con la freddezza della ragione. Ed è su questo percorso che l’esecutivo della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 8 - presieduto da Annalisa Rampin ed ove siedono assieme dialogando il sindaco di Montebelluna ed il sindaco di Castelfranco Veneto, Stefano Marcon - si è da tempo attivato. Il confronto con il direttore generale dell’Ulss 8 attualmente in essere, è mirato a coinvolgere la Conferenza di tutti i sindaci dell’Ulss 8 su questo tema all’insegna di quella correttezza e trasparenza informativa che sola rende possibile scelte razionali e ponderate.
Come esecutivo dei sindaci dell’Ulss 8, all’Ulss abbiamo chiesto una relazione analitica sulle esigenze del territorio e sulle nostre capacità di dare risposte. Su questo ci confronteremo lealmente tra tutti i sindaci dell’Ulss 8, perché non esistono solo Montebelluna e Castelfranco, e poi – passo successivo – andremo all’incontro con la Regione”.
In relazione all’ennesima polemica innescata dal PD cittadino sul tema ospedale, che parte dalla necessità di bandire un concorso per sostituire il primario di Cardiologia del San Valentino, il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, commenta quanto segue: “E’ inutile lamentarsi della fuga di pazienti, continuando ad avanzare dubbi sulla tenuta dell’ospedale di Montebelluna quando invece è il momento di farne promozione, per la qualità del personale medico e dei servizi che eroga, visto l’investimento straordinario che è stato fatto. Per Cardiologia è chiaro che noi desideriamo che continui ad esserci la presenza di un primario aritmologo altamente qualificato.
Un invito al PD a non riaccendere un conflitto
La storia insegna, ma solo a chi la studia.
Il futuro degli ospedali di Castelfranco Veneto e Montebelluna sta nella loro alleanza, non nella loro divisione. Ricordo a tutti che la guerra tra Asolo e Crespano del Grappa si è conclusa con la chiusura di entrambi gli ospedali e così quella tra Valdobbiadene e Pederobba, con tutti i contendenti in buona fede, convinti di difendere il loro territorio. Peccato che, come recita il detto, “La strada per l’infermo sia lastricata di buone intenzioni”.
Avviso ai naviganti: Treviso andrà a costituire una grandissima Cittadella della salute: ottimo per tutti ma se gli ospedali di Montebelluna e Castelfranco Veneto si faranno la guerra, a goderne sarà il terzo. Se davvero si vuole bene a questi due ospedali, si devono avere chiare due cose:
- la salute dei cittadini che comporta il dovere di assicurare servizi di qualità agli stessi;
- un’ottica di integrazione tra i due ospedali che va condotta con la freddezza della ragione. Ed è su questo percorso che l’esecutivo della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 8 - presieduto da Annalisa Rampin ed ove siedono assieme dialogando il sindaco di Montebelluna ed il sindaco di Castelfranco Veneto, Stefano Marcon - si è da tempo attivato. Il confronto con il direttore generale dell’Ulss 8 attualmente in essere, è mirato a coinvolgere la Conferenza di tutti i sindaci dell’Ulss 8 su questo tema all’insegna di quella correttezza e trasparenza informativa che sola rende possibile scelte razionali e ponderate.
Come esecutivo dei sindaci dell’Ulss 8, all’Ulss abbiamo chiesto una relazione analitica sulle esigenze del territorio e sulle nostre capacità di dare risposte. Su questo ci confronteremo lealmente tra tutti i sindaci dell’Ulss 8, perché non esistono solo Montebelluna e Castelfranco, e poi – passo successivo – andremo all’incontro con la Regione”.
