Fonderia Corrà di Montebelluna: la Provincia intima il rientro dei parametri fuori soglia

Pubblicata il 02/04/2019

Dopo l’assemblea promossa dal Comune in collaborazione  con il Comitato civico di Guarda e il neonato Comitato Aria pulita -  a seguito dei  risultati delle rilevazioni strumentali connesse alle esalazioni della Fonderia Corrà in via Cal Piccole aMontebelluna - e tenutasi a Guarda sul tema delle Fonderie nella quale erano presenti come ospiti la Ditta, il Comune, la Provincia, l’Arpav, l’Ulss, e i sindacati, alla presenza di cittadini e lavoratori – era stato convenuto un percorso di approfondimenti strumentali per cui l’Arpav già a metà dicembre aveva provveduto ad installare nei pressi della Fonderia una  centralina di rilevazione per il monitoraggio della qualità dell’aria, messa a disposizione dalla Regione Veneto, e capace di  rilevare un ampio spettro di sostanze inquinanti.
A questa si era aggiunta a gennaio una seconda centralina per la misurazione installata presso la scuola media Papa Giovanni.
L’attività della Fonderia Corrà SpA di Montebelluna è stata autorizzata dalla Provincia di Treviso con decreto A.I.A. n. 511/2016 del 22/12/2016 che impone una serie di prescrizioni per gli aspetti relativi al rumore, emissioni in atmosfera e scarichi idrici.
A fronte di ciò, la Provincia ha provveduto in data 08/01/2019 a diffidare la ditta a presentare una proposta di adeguamento dell’impianto ai limiti prescritti nonché a risolvere le anomalie accertate.
Sono in fase conclusiva le analisi, sempre concordate con ARPAV, sulla rumorosità della fonderia e nel corso del 2019 sarà nuovamente verificata la qualità dei fumi emessi.
 
“La Ditta non è nuova a questi illeciti - interviene il Presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon – e già nel 2018, a seguito di una ispezione dell’ARPAV, era stata sottoposta a sanzione per superamenti relativi alle emissioni di benzene e alcune difformità gestionali dell’impianto. La Corrà aveva presentato ricorso  e, proprio in questi giorni, il Tribunale di Treviso con la Sentenza 710/2019 ha rigettato il ricorso stesso.”   
 
Dichiara il sindaco di Montebelluna, Marzio FaveroRingrazio il direttore dell’Arpav, Rodolfo Bassan, per aver risposto alle preoccupazioni espresse dal Comune mettendo a disposizione una centralina della Regione presso la Fonderia capace di rilevare uno spettro ampio di sostanze inquinanti emesse in atmosfera. Ve n’è solo una in Veneto e questa è stata impiegata proprio qui per trattare questo caso con massimo rigore scientifico.
E ringrazio la Provincia per avere provveduto, a seguito dei primi rilievi, a mandare un’immediata prescrizione per far rientrare i valori delle emissioni entro le soglie ammesse.
Mi sono confrontato con il direttore dell’Arpav, Bassan, che mi ha comunicato che la campagna di rilevazione proseguirà per almeno altri tre mesi, quindi più del previsto, a cui seguirà, poi, una serie di analisi di laboratorio. I cittadini e i lavoratori hanno diritto di sapere qual è la situazione reale così come gli enti pubblici, cioè Comune, Provincia e Ulss, devono essere messi nelle condizioni di intraprendere le misure necessarie per tutelare la salute sia dei cittadini residenti  nell’area, sia dei lavoratori.  
 
Stefano Marcon rassicura “i controlli che vengono effettuati dal personale dell’Ufficio Ecologia della Provincia, sono prassi consolidata finalizzata al controllo dell’adeguamento degli impianti alle prescrizioni che vengono impartite con i decreti di autorizzazione e le attività produttive soggette a verifiche sono sempre monitorate dall’ARPAV e dalla Provincia". 


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