Parco Manin più sicuro: presto saranno installate due nuove telecamere di videosorveglianza

Pubblicata il 23/10/2017

L’intervento utile per individuare i responsabili degli eventuali atti di vandalismo.

 

Aumenta la sicurezza all’interno del Parco Manin: la giunta comunale di Montebelluna ha deliberato oggi l’installazione di due nuove telecamere di videosorveglianza all’interno del parco cittadino.

Una scelta discussa, valutata ed approvata già in commissione consiliare per la sicurezza ed in consiglio comunale vista il desiderio di  dare un’ulteriore risposta al bisogno di serenità dei cittadini e facilitare l’individuazione dei responsabili degli eventi vandalici che accadono nella zona dei bagni.

L’installazione delle due telecamere – che costa 6mila euro ed è finanziata da avanzo di amministrazione si aggiunge alle due già presenti nel parco: una fissa nell’area giochi ed una mobile lungo il corridoio principale che collega piazza Aldo Moro a via Manin, oltre che al servizio di sorveglianza che viene giornalmente svolto al parco dalla Polizia urbana e dai Carabinieri in congedo.

Le due nuove telecamere fisse, attive anche in orario notturno,  saranno disposte in altri due punti sensibili del Parco Manin ed in particolare nel viale di attraversamento est–ovest e nella zona dei bagni che negli ultimi tempi è stata oggetto di atti di vandalismo e danneggiamento. Con l’introduzione delle due nuove telecamere il sistema di videosorveglianza cittadino raggiunge quota 55 telecamere, tra fisse e mobili. L’ultima installazione, i particolare, era stata approvata alla fine del 2015 ed aveva riguardato l’introduzione di otto nuove telecamere nel centro di Montebelluna e zone limitrofe, di cui cinque dotate della funzione di riconoscimento delle targhe su registrato per l’individuazione dei responsabili di eventi ai danni del Comune e della cittadinanza.

Spiega il sindaco, Marzio Favero: “Le telecamere sono sussidi elettronici messi in rete tanto con la Polizia locale quanto con la caserma di Carabinieri. E’ un altro contributo alle istanze di migliorare la videosorveglianza nel Parco Manin ma è bene che ci ricordiamo tutti che le telecamere servono soprattutto dopo che gli eventi sono accaduti, raramente quando sono in corso perché ogni nuova telecamera comporta un riquadro in più da tenere sotto controllo nei monitor da parte dell’operatore umano. Ancora, infatti, non siamo arrivati ai sistemi di intelligenza artificiale capaci di leggere la realtà ed interpretarla. In ogni caso possono essere utili come deterrente da un lato e dall’altro per risalire all’identità degli autori di gesti incivili. Ma il vero salto di qualità, che vale ad esempio anche nella condotta di guida sulle strade, è quello culturale. Infatti sul tema della sicurezza in città, andando al di là del parco Manin, è quello della capacità di garantire un controllo sociale. Mi ero impegnato in consiglio a sentire il sindaco di Povegliano, Rino Manzan, che è fra i primi ad essere partito, e mi ha dato la sua disponibilità ed ho demandato la questione al presidente alla sicurezza, Andrea Piovesan”.

Commenta il presidente della commissione sicurezza, Andrea Piovesan: “Quello della sicurezza è un tema prima di tutto culturale: le telecamere, infatti, arrivano a controllare fino ad un certo punto, ma serve, prima di tutto, una coscienza civica ed etica basata sul rispetto reciproco e sul controllo sociale.  Oltretutto va detto che, talvolta, il rispetto della legislazione, impedisce a noi amministratori di intervenire come vorremo. Per questo vedo con favore la proposta del sindaco e procederò con la convocazione della commissione di pubblica sicurezza alla quale inviterò il sindaco di Povegliano, Rino Manzan, per raccontarci l’esperienza da lui sviluppata sul tema del controllo di vicinato. Alla stessa commissione, oltre al comandante della Polizia locale, inviteremo anche i Carabinieri di Montebelluna per approfondire la questione”.

 



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