In ricordo della Shoah: attesi 700 studenti delle superiori al Palamazzalovo per Oleg Mandic, l’ultimo recluso a lasciare Auschwitz

Pubblicata il 21/02/2017

L'iniziativa è promossa dall'assessorato alla Cultura di Montebelluna

 

Sono quasi 700 gli studenti attesi per domani mattina al Palamazzalovo per assistere all'evento promosso dall'assessorato alla Cultura di Montebelluna nell'ambito delle iniziative di commemorazione della Shoah.

Saranno presenti gli studenti del Liceo Veronese, del Liceo Levi e dell'Einaudi, i quali assisteranno alla testimonianza di Oleg Mandic, reduce di Auschwitz, l’ultimo recluso a lasciare il lager.

Con il suo “L'ultimo bambino di Auschwitz”, Oleg Mandic racconta di come fosse solo un bambino (aveva 11 anni) quando con la madre e la nonna finì nel campo di sterminio perché figlio di un partigiano. E fu l’ultimo ad uscire da quell’inferno il 27 gennaio del 1945 quando le truppe russe occuparono la Polonia. La sua testimonianza è stata raccolta in un libro che mette a nudo l’orrore di quel terribile luogo dove fu messo in pratica lo sterminio di massa. Una testimonianza forte e struggente, dalla voce di quel bambino divenuto uomo.

Commenta l'assessore alla Cultura, Debora Varaschin: “La memoria ed il ricordo sono due aggettivi legati a tragedie che mai l’umanità avrebbe dovuto vivere e che ci auspichiamo mai debba rivivere. Mercoledì mattina promuoviamo un momento dedicato alla memoria, in cui il coinvolgimento delle scuole diviene fondamentale proprio per la loro funzione educativa. L’incontro con Oleg Mandic, l’ultimo bambino uscito da Auschwtiz, voluto dall’Amministrazione in sinergia con i Direttori Scolastici degli istituti superiori ed il giornalista Sergio Zanellato, ha l’obiettivo di rendere ancora più vivo, proprio grazie alla testimonianza eccezionale di uno dei pochi riduci ancora in vita, quanto accaduto negli anni bui della seconda guerra mondiale, perché troppo spesso le parole lette nei libri di scuola sembrano lontane dalla vita reale, ma la voce, il volto di chi ha vissuto tutto questo può meglio far comprendere l’orrore e la follia a cui l’uomo può arrivare”.

 


Facebook Twitter
torna all'inizio del contenuto