UN REGALO SOTTO L’ALBERO PER I MONTEBELLUNESI LAVORI BARCHESSA MANIN: RESPINTO IL RICORSO. POSSONO PROCEDERE I LAVORI

Pubblicata il 22/12/2016

E’ stata depositata ieri la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto rispetto al ricorso presentato lo scorso agosto dal Consorzio Innova Soc. Coop. e la Società Cooperativa Archeologia riguardo all'aggiudicazione definitiva dei lavori di ristrutturazione per il recupero e la conservazione della Grande Barchessa Manin, a favore di Costruzioni Bordignon S.r.l.
Il Comune di Montebelluna aveva affidato agli avvocati Alberto e Piero Borella, dello Studio Legale Avvocati Borella Sartorato e Associati di Treviso, e all’Avvocato Franco Stivanello Gussoni di Venezia, l'incarico di rappresentare e difendere gli interessi dell'ente.
 
Con l'azione i ricorrenti lamentavano, con diverse argomentazioni, l’illegittimità dell’aggiudicazione della procedura e chiedevano la sospensione della stessa e della relativa stipula del contratto con l'azienda risultata vincitrice del bando di gara.
Un primo pronunciamento da parte del Tar era avvenuto a settembre, quando il Tar non aveva accolto la richiesta di sospensiva prodotta dal Consorzio Innova Soc. Coop. e la Società Cooperativa Archeologia.
 
Nella giornata di ieri è giunta la sentenza del Tar del Veneto che respinge tutti gli otto punti del ricorso e permette così al Comune di procedere regolarmente con la realizzazione dell’opera.
 
Opera che nasce da un progetto finanziato attraverso i fondi FSC europei ottenuti con l'approvazione dell'IPA dal Comune di Montebelluna per il restauro di un immobile di prestigio storico, qual è la Barchessa Manin.
Si tratta di quei fondi che avrebbero dovuto essere impiegati dallo Stato italiano dal 2007 al 2014, passando attraverso le Regioni. In realtà l'iter è stato decisamente tortuoso. Infatti lo Stato ha tenuto bloccati i fondi FSC fino alla primavera 2014 quando è incorso nel richiamo da parte dell'Europa. Il governo ha provveduto allora a trasferire i fondi alle Regioni che hanno pubblicato il bando nell'autunno del 2014 per arrivare all'assegnazione delle risorse ai Comuni soltanto alla fine del 2015 con l'impegno da parte dei Comuni stessi nel realizzare il progetto, bandire la gara ed arrivare all'assegnazione dei lavori entro il giugno 2016.
Cosa che di fatto, seppur in tempi record, è avvenuta.
 
Commenta il sindaco, Marzio Favero: “Finalmente si va al cantiere per un intervento di restauro della Grande Barchessa Manin atteso da decenni. Sottolineo in prima battuta il fatto che ancora una volta il Tar dà ragione al Comune, bocciando tutte le motivazioni del ricorso presentate dal secondo classificato. E’ una riprova in più della serietà e della professionalità dei nostri uffici tecnici. In secondo luogo, esprimo una soddisfazione mia personale e politica ringraziando i colleghi sindaci dell’IPA che hanno voluto segnalare alla Regione l’importanza di questo intervento consentendoci di accedere a un finanziamento di 1 milione di euro di fondi europei. Il costo complessivo dell’opera è di 1.900.000 euro così finanziati: 1 milione di euro contributo regionale a valere su fondi FSC, 195.000 euro mutuo, trasferimento immobile scuole di Santa Lucia 362.526, 312.000 da bilancio comunale.
Adesso, con l’apertura di questo cantiere, si aggiunge un’altra tessera fondamentale al mosaico del progetto di riqualificazione del centro storico di Montebelluna. Com’era nel nostro masterplan, grazie al restauro della Barchessa, si andrà sia a recuperare l’immobile storico e di pregio, sia a creare un motore di vita all’interno del parco Manin. Al piano terra pensiamo ad un affitto d’azienda per un locale pubblico che faccia vivere il parco anche nelle ore serali. Mentre il primo piano sarà legato alla promozione del territorio e alle attività culturali, specie di carattere espositivo, sotto la cura, ovviamente, di Biblioteca e Museo. La certezza che questo obiettivo sarà raggiunto ci mette nelle condizioni anche di ripensare il parco perché, avendo un luogo frequentato pubblicamente anche alla sera, si dà la possibilità finalmente di portare a compimento motivatamente anche il disegno di apertura del parco, eliminando cancelli e recinzioni secondo lo stile europeo di fruizione delle aree verdi in un contesto urbano. Anche perché la vera sicurezza del parco si ottiene attraverso il presidio sociale e l’accessibilità dello stesso a tutte le ore da parte delle Forze dell’ordine, più che ricorrendo alla formula del ‘Grande fratello’ delle telecamere che ormai non funzionano più da dissuasore. In questo modo, Barchessa e Parco Manin, andranno ad integrarsi organicamente al sistema di piazze pedonalizzate e riqualificate del centro storico di Montebelluna”.
 


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