RESTAURO MONUMENTO AI CADUTI -IN GIUNTA LUNEDI’ 10 OTTOBRE LA CONVENZIONE TRA COMUNE DI MONTEBELLUNA, ASSOCIAZIONE GRUPPO ALPINI DI MONTEBELLUNA E CONFARTIGIANATO ASOLO-MONTEBELLUNA.

Pubblicata il 08/10/2016

Anche l'ultimo spazio del centro riqualificato di Montebelluna sarà sistemato e restaurato. Si tratta del Monumento ai Caduti posto di fronte al Municipio che, grazie ad una convenzione tra il Comune, il Gruppo Alpini Montebelluna e la Confartigianato Asolo Montebelluna sarà oggetto di restauro nei prossimi mesi.

L'intervento è stato promosso dall'amministrazione comunale decisa a valorizzare e restaurare il Monumento, recuperarlo nei suoi elementi originari e renderlo fruibile da parte della collettività.

Il percorso intrapreso dall'amministrazione è in linea con l'operazione di riqualificazione del centro storico che ha portato tra l'altro alla realizzazione di una nuova piazza nell'ambito di recente pedonalizzazione lungo il Corso Mazzini, ed in particolare ha ridefinito gli spazi nella parte prospiciente il Municipio restituendo centralità al Monumento ai Caduti, che rappresenta il fulcro di tale parte della nuova piazza.

Realizzato a cavallo degli anni 1926-1927 per onorare i caduti per la patria nella prima guerra mondiale, su progetto dello scultore Umberto Feltrin (Treviso 1884 - Roma 1962) intitolato "Nostra Gloria", il monumento necessita di un restauro conservativo che valorizzi l’antico manufatto, lo recuperi nei suoi elementi originari e lo restituisca all’originario splendore.

La convenzione tra i tre soggetti sarà discussa in giunta lunedì prossimo.

La convenzione nasce grazie alle nuove possibilità offerte dal nuovo Codice degli appalti che permette agli enti pubblici di realizzare opere di interesse locale attraverso gruppi di cittadini organizzati, nel rispetto degli strumenti urbanistici vigenti o delle clausole di salvaguardia degli strumenti urbanistici adottati.

Sulla base della convenzione, pertanto, il Gruppo Alpini Montebelluna e la Confartigianato Asolo Montebelluna – che da qualche mese hanno promosso un'iniziativa di raccolta fondi destinati a finanziare il restauro coinvolgendo altri soggetti privati - realizzeranno il restauro conservativo del Monumento ai Caduti, avendo tra l'altro già individuato il professionista nel restauratore Georges Padovan.

Padovan, inoltre, ospiterà nel cantiere allestito i partecipanti del corso di formazione promosso daConfartigianato Asolo Montebelluna dedicato specificamente al settore del restauro conservativo e finalizzato all'avviamento e alla qualificazione di professionalità specializzate nel restauro di opere storico - artistico – monumentale. Ai partecipanti saranno messe a disposizione le attrezzature e le materie prime necessarie allo svolgimento della parte pratica.

I lavori di riqualificazione del centro hanno negli ultimi tempi modificato la percezione del Monumento – spiega il sindaco, Marzio Favero – che prima era punto di pregio ed ora evidenzia chiaramente i segni del trascorrere del tempo. Avere un cornice molto elegante come quella delle piazze con un quadro che oramai non c'è più, ci ha spinti ad intervenire per porre mano al monumento. Oggi quindi è una giornata felice perché, grazie alla sinergia con l'instancabile Gruppo Alpini di Montebelluna e la Confartigianato Asolo Montebelluna, si riuscirà a recuperare uno dei monumenti simbolo del centro. La cerimonia del prossimo 4 novembre si terrà con un cantiere aperto ma sono certo sarà un disagio che merita di essere patito per restituire ai cittadini un prezioso segno della memoria nel centro della città”.

I nomi dei caduti scritti nel Monumento rappresentano delle storie, delle vite spezzate, delle vite non costruire – commenta Giovanni Mondin, capogruppo degli Alpini di Montebelluna – . Se oggi siamo qui ad esprimerci con libertà è grazie al sacrificio patito da questi uomini che, come dice il motto degli Alpini, non dobbiamo dimenticare. Per questo, in occasione del Centenario della Grande Guerra, abbiamo pensato di donare ai montebellunesi qualcosa che potesse invecchiare assieme alle nuove piazze e che verrà inaugurato il prossimo 25 aprile, festa della Liberazione”.

La Confartigianato Asolo Montebelluna ha partecipato ben volentieri all'iniziativa – spiega Fausto Bosa, presidente di Confartigianato Asolo Montebelluna – sia con la ricerca marginale degli sponsor e l'attivazione di un corso specifico per restauratore coadiuvato dal professionista Georges Padovan. E' un'esperienza che abbiamo già promosso con successo in altre occasioni come nel caso del restauro della chiesetta di San Vigilio allo scopo di creare nuove figure competenti in questo settore”.

Il restauro riguarderà i manufatti lapidei e le sculture in bronzo – spiega il restauratore, Georges Padovan all'insegna di un intervento di recupero conservativo volto a mantenere in vita l'opera e non a stravolgerla”.

Tutto l’intervento conservativo verrà analizzato e concordato con il rappresentante della Soprintendenza di competenza e con la Direzione Lavori nominata dal Comune di Montebelluna.

 

CENNI STORICI

Il Monumento ai Caduti di Montebelluna, è progettato e realizzato dallo scultore Prof. Umberto Feltrin fra gli anni 1924/1927. Nato a Treviso nel 1884, Feltrin operò soprattutto a Roma e in America latina e morì a Roma nel 1962.

Lo scultore Feltrin, nella realizzazione del Monumento di Montebelluna, si attenne ai canoni stilistici propri della rappresentazione monumentaristica del Primo dopoguerra ed elaborò quelle forme simboliche proprie dei monumenti dedicati ai Caduti in guerra di quel momento storico. I temi trattati furono legati alla Patria, al concetto di Eroe, a quelli relativi alle sofferenze subite nelle trincee, al concetto della Madre, come intermediaria di salvezza fra gli uomini e Dio, al concetto della Sposa, simbolo della speranza di un futuro migliore e a quello legato alla Vittoria.

Il Gruppo scultoreo principale posto sulla facciata Sud del Monumento montebellunese, infatti, rappresenta ”La Patria” in atto di intimo affetto con il figlio eroe, che gli porge con la mano sinistra la Vittoria. Il bassorilievo di destra è intitolato “La Trincea”, quello di sinistra ”Reticolato”. Sul lato Nord del Monumento è inserito il bassorilievo in bronzo denominato “Scudo e Spade”.

 

Il Monumento, intitolato “Nostra Gloria” fu realizzato per volontà del Comitato Pro-Monumento ai Caduti di Montebelluna, che si costituì a seguito dell’elezione nell’ottobre del 1923 dell’amministrazione di coalizione anti repubblicana, presieduta dal Sindaco Comm. Agr. Antonio Baccega. Il 7 dicembre 1924, infatti, presso il Municipio di Montebelluna vennero riuniti i cittadini montebellunesi e in occasione di ciò - su proposta dell’Avv. Mario Pellizzari, rappresentante del Sindaco - si stabilì di nominare una dozzina di persone da aggregare alla Giunta Municipale per la costituzione di un Comitato incaricato ad onorare i Caduti per la Patria.

Il Comitato pro-Monumento nominò come suo presidente il Sig. Fausto Dall’Armi, come presidente onorario il Sig. Comm. Agr. Antonio Baccega e come suo segretario il Sig. Girolamo Baratto, segretario capo del Comune.

Questo gruppo autorevole decise la collocazione del Monumento, bandì un concorso per la selezione degli artisti, potenziali esecutori dell’opera monumentale e, in accordo con una Commissione Tecnico/Artistica, appositamente formata, scelse il bozzetto dello scultore Umberto Feltrin.

Il 10 aprile 1926 la commissione artistica, esaminò i bozzetti degli undici artisti partecipanti al concorso e con nota del 19 aprile dello stesso anno così espresse il suo parere: “Uno solo quindi, il bozzetto che porta il nome “Nostra Gloria” avrebbe ottenuto il maggior consenso.

Con Contratto di Appalto datato il 28 luglio del 1926, il Comitato affidò ufficialmente la realizzazione del Monumento allo scultore Umberto Feltrin che si impegnò, per la somma di centocinquantamila lire, di ultimare i lavori entro il 15 agosto del 1927.

L’inizio della costruzione del Monumento venne simbolicamente rappresentato il 26 settembre del 1926 con la posa della Prima Pietra, il cui oratore ufficiale fu l’On. Pietro Bolzon.

A determinare la conclusione dell’opera architettonico/scultorea fu l’atto del collaudo redatto dall’arch. Cav. Luigi Candiani, in data 11 novembre 1927. In questa occasione fu inserita sul fronte Sud del Monumento una dedica dettata dal Prof. Carlo Moretti: “A VOI - FATTI DALLA MORTE - IMMORTALI”.

L’inaugurazione ufficiale dell’Opera - malgrado gli sforzi dell’amministrazione Comunale dei Commissari Prefittizzi, rappresentati dal Dott. Scuarzoni e dal Dott. Rag. Alberto Polin, che si sostituì nel gennaio del 1926 a quella del Comm. Agr. Baccega - non si celebrò.



Facebook Twitter
torna all'inizio del contenuto