Sottopasso piazza IV Novembre: partiti gli avvisi di espropri

Pubblicata il 19/03/2016

L'opera attesa da 40 anni rivoluzionerà la viabilità cittadina. La soddisfazione del Sindaco, Marzio Favero.

 

Com'è noto da quattro anni il sindaco Marzio Favero, coadiuvato dall'assessore Renato Rebellato, sta intrattenendo rapporti con la Regione, il commissario Superstradale e le Ferrovie dello Stato per una delle partite amministrative più attese in città: quella della realizzazione del sottopasso destinato ad eliminare quello che i cittadini chiamano “lo sbarramento di piazza IV Novembre”.

 

Il sindaco Marzio Favero ha il piacere di comunicare le novità sullo stato dell'arte: “E' arrivato ieri l'avviso dell'avvio della procedura di esproprio per la realizzazione del sottopasso di Piazza 4 novembre e che vede tra i soggetti interessati anche il Comune che è proprietario di una piccola porzione di terreno, oltre ad alcuni soggetti privati. La conferenza dei servizi con tutti i soggetti interessati, in primis le Ferrovie dello stato che stanno collaborando per l'approvazione del progetto definitivo del sottopasso, è stata fissata per il prossimo 13 aprile.

 

Ringrazio sentitamente il presidente regionale, Luca Zaia, il Commissario Straordinario alla Superstrada Pedemontana Veneta, ingegner Silvano Vernizzi, e per il supporto operativo fondamentale il vicecommissario ingegner Giuseppe Fasiol, nonché gli uffici tecnici comunali alla viabilità coordinati dall'architetto Roberto Bonaventura.

L'accordo era che all'arrivo dei cantieri della Superstrada Pedemontana Veneta nel territorio montebellunese si sarebbe passati alla fase operativa anche per il sottopasso ferroviario di IV Novembre, opera attesa da 40 anni, come la pedonalizzazione del centro.

C'è stato un percorso condiviso di progettazione che ha tenuto conto della necessità di garantire un'opera adeguata alle esigenze viabilistiche e pedonali e quindi adatta anche per il passaggio di mezzi pesanti e di soccorso. Questo ha sconsigliato di puntare a realizzare il sottopasso direttamente su via Piave perché il manufatto sarebbe stato inadeguato anche solo per il passaggio dei mezzi di soccorso, stante l'eccessiva vicinanza della rotatoria in fase di accesso alla città. Di qui la scelta di realizzare una parabola che da via Piave scende in direzione dei binari a nord della stazione ferroviaria per sbucare nel viale della stazione. Si tratta di una soluzione che consente una serie di vantaggi: evitare le interferenze coi numerosi sottoservizi presenti in via Piave; conservare il cono paesaggistico del viale alberato; assicurare la possibilità di accesso ai residenti nel tratto intercluso in futuro dalla viabilità di attraversamento.

Il sottopasso presenterà due piani diversi: quello più in profondità per i mezzi motorizzati, e quello più elevato ed idoneo a pedoni e ciclisti poiché esso è stato concepito anche per garantire le interconnessioni della mobilità leggera.

Grazie alla collaborazione con la Soprintendenza, si è altresì convenuta con i progettisti una serie di soluzioni estetiche per conferire dignità all'intervento. La parte più pregiata della vegetazione del parchetto in piazza Guarda verrà conservata.

Inutile dire che vi è una grande soddisfazione per la notizia che si sta passando alla parte operativa. L'opera è destinata a migliorare enormemente le condizioni di vivibilità per chi abita nel quartiere di Guarda ed andrà ad eliminare quelle colonne di autoveicoli che ogni giorno si formano davanti al passaggio a livello. In realtà l'intervento ha un significato importante per la città nel suo insieme e anche per coloro che a Montebelluna vengono per lavoro, svago e studio. Non dimentichiamo infatti che le colonne generate dal passaggio a livello poi si scaricano sul resto della viabilità cittadina generando rallentamenti nei passaggi più critici: si veda la rotatoria asimmetrica tra via Galilei, via Bergamo e via Roma, così come la rotatoria tra via Bertolini e via San Gaetano.

 

So che qualcuno si è opposto a questo progetto, ma non ho dubbi che la maggioranza dei cittadini attenda fortemente la realizzazione di quest'opera perché è assurdo che Montebelluna una delle poche città sprovviste di un sottopasso. E siccome l'appetito vien mangiando, dovremo continuare a muoverci per progettarne qualcun'altro.

 

Grande attenzione ora ci sarà nei confronti degli espropriati, con i quali già l'Amministrazione comunale ha da tempo iniziato un confronto, al fine di garantire equità di trattamento.

 

C'è infine da segnalare un ultimo aspetto positivo sul piano realizzativo: durante i mesi di cantiere non sarà mai interrotta la viabilità principale per cui non vi saranno disagi rispetto alla situazione ordinaria del traffico. Sarà ovviamente modificato l'accesso alla stazione, in quanto verrà realizzata solo una strada in accesso dalla rotatoria, mentre l'uscita per tutti i mezzi sarà in via Risorgimento”.

 

Commenta l'assessore ai lavori pubblici Renato Rebellato: “A proposito degli slogan elettorale: qualcuno ha detto Cambiare davvero? Già fatto! In questa partita la determinazione del Sindaco è stata fondamentale per ottenere in extremis al commissario superstradale un'opera che è stata studiata dai nostri uffici assieme ai tecnici della Sis in ogni minimo dettaglio e che è destinata ad entrare nella storia della città”.

 

 



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