TERAPIA OCCUPAZIONALE: NUOVE OPPORTUNITÀ PER LO SVILUPPO E LA CRESCITA DEI DISABILI

Pubblicata il 23/10/2015

A Montebelluna un incontro da tutto esaurito. Un approccio innovativo alla disabilità.

 

Il lavoro come strumento per la riabilitazione per chi soffre di disabilità: è questo il tema affrontato mercoledì 21 ottobre presso la Sala Riunioni di Casa Roncato a Montebelluna e che ha visto la partecipazione di un nutrito pubblico interessato.

L’incontro, dal titolo “La Terapia Occupazionale – la professione sanitaria che riabilita al fare quotidiano”, è stato organizzato dalle dottoresse Maria Luisa Calzamatta ed Eleonora Chittò con il patrocinio del Comune di Montebelluna e dell’Associazione Italiana dei Terapisti Occupazionali.

Erano presenti le autorità civili e quelle sanitarie dell’Ulss 8, il vicepresidente della Provincia Franco Bonesso, il sindaco del comune di Trevignano, Ruggero Feltrin e il vicesindaco del Comune di Montebelluna Elzo Severin

Si tratta del primo incontro sul tema promosso nel territorio montebellunese. Durante la serata è stata approfondita la conoscenza di questa figura ancora poco nota ma utile nel processo riabilitativo delle persone con disabilità di vario genere e di qualsiasi fascia d’età.

La terapia occupazionale è una professione che promuove la salute e il benessere attraverso l’occupazione. L’obiettivo principale della terapia occupazionale è quello di rendere le persone capaci di partecipare alle attività della vita quotidiana. I terapisti occupazionali raggiungono questo risultato rendendo le persone capaci di fare cose che incrementino la loro capacità di partecipare, o modificando l’ambiente per meglio sostenere la partecipazione.

Secondo questo approccio l’occupazione rappresenta il mezzo attraverso il quale si cerca di modificare e migliorare le funzioni corporee della persona (capacità motorio-sensoriali, percettivo-cognitive, emotivo-relazionali). Per cui, generalmente, sono presenti tre aree all’interno delle quali è possibile trovare occupazioni: cura personale, lavoro (scuola) e tempo libero.

La professione sanitaria del terapista occupazionale è stata riconosciuta in Italia dal Ministero della Salute nel 1997 ed inserita nel Piano di Indirizzo per la Riabilitazione del 2011 e successivamente all’interno del Piano Nazionale per le demenze nel 2014.

Quella del terapista occupazionale è una figura ancora poco conosciuta ma che merita attenzione – spiega l’assessore ai servizi sociali, Elzo Severin -. Essi propongono un approccio centrato sulla persona che va valorizzato e con questo incontro abbiamo voluto presentare ai cittadini una nuova possibilità per le persone con disabilità che vogliono usufruirne. Le ricadute sono talmente positive che sarebbe interessante poter offrire, in futuro, un servizio strutturato”.

 

 



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