VILLA CORRER PISANI DIVENTA LA "PORTA DEL MONTELLO"

Pubblicata il 19/09/2015

Villa Correr Pisani diventa la “Porta del Montello”

Ospiterà un Memoriale contemporaneo della Grande Guerra.

Un’operazione di oltre 5 milioni di euro grazie al finanziamento di Veneto Banca, della Regione e del Comune.

 

 

Una importantissima operazione di salvaguardia e valorizzazione di Villa Correr Pisani di Biadene di Montebelluna, è quella presentata questa mattina in municipio dal sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, assieme all’assessore regionale, Federico Caner, e al presidente di Veneto Banca, Francesco Favotto.

Grazie a una operazione di rete interistituzionale senza precedenti, dopo 40 anni l’amministrazione comunale riesce finalmente a programmare l’intervento sull'edificio di proprietà comunale allo scopo di trasformarlo, a pieno titolo, nella “Porta del Montello” che ospiterà un Memoriale contemporaneo della Grande Guerra, essendo localizzata in un luogo significativo rispetto al periodo successivo alla disfatta di Caporetto quando il fronte si spostò proprio sul Piave e sul Montello.

L’intervento comporterà il recupero della parte centrale a forma di “H” e consentirà di rendere fruibili le ali laterali. Non saranno coinvolti dal recupero, invece, i due bracci ortogonali.

L’opera arriva a distanza quattro anni dalle promesse elettorali, dopo un intenso e riservato lavoro e di contatti sviluppato personalmente dal sindaco con il Comitato regionale per il Centenario, la Regione Veneto, Veneto Banca, l’Università di Padova (che offrirà il supporto scientifico) e il Museo Civico di Montebelluna. Peraltro, l’iniziativa risponde ad una richiesta che da tempo il Comitato civico di Biadene Pederiva attendeva fosse esaudita.

L’intervento, del costo totale di circa 5,5 milioni di euro, è reso possibile grazie all’alleanza finanziaria che vede la compartecipazione della Regione Venetocon un finanziamento di 2,1 milioni di euro, di Veneto Banca, con un contributo di 1 milione di euro, e di un finanziamento comunale di 2 milioni di euro in mutuo e mezzo milione di euro in alienazione.

 

Il sindaco Marzio Favero spiega: “La scelta di recuperare e valorizzare la Villa è dettata da una serie di fattori. In primis il bisogno di salvare un bene culturale più importante della città prima che sia troppo tardi. Infatti, dopo quarant’anni senza manutenzione, la villa è ormai al limite della tenuta sul piano strutturale. Anno dopo anno i diversi ambienti interni sono andati spegnendosi per inagibilità. Ragion per cui il restauro è semplicemente necessario. Fra qualche anno sarebbe inutile perché troppo tardi.

In secondo luogo, il progetto mira a trasformare Villa Pisani in un motore culturale e turistico utile a rilanciare a livello nazionale e internazionale il Montello, quale teatro della battaglia decisiva della Grande Guerra, in rete con gli altri comuni. Infatti, il progetto prevede che nel corpo più nobile della villa, quello ad H, sia realizzato non un museo, ve ne sono già una settantina in Veneto, bensì un Memoriale, cioè un centro di rappresentazione e interpretazione, interattivo e multimediale, in rete con i siti e i musi. Sarà il primo in Veneto e nasce sul modello di quelli francesi e godrà della collaborazione del Comitato scientifico Grande Guerra dell’Università di Padova, che sta collaborando con le altre università internazionali. Insomma, il top a livello mondiale.

In un momento di crisi, serve il coraggio di puntare sulla cultura per il rilancio economico, perché solo essa oggi assicura ricadute dal punto di vista turistico, conseguenti alle visite, nelle dimensioni della ricettività e della ristorazione del territorio. Di ieri è la comunicazione del Consorzio Turistico “Marca Treviso” che il mercato è in ripresa anche grazie al tema della memoria della Grande Guerra. Presso la Borsa Turistica di Gorizia, nel maggio 2015, si è presentata la stima di 22 milioni di visitatori in Francia, dove sono partite da tempo le iniziative. A fare la differenza per il Montello basterebbero 100.000 presenze annue per garantirsi una ricaduta di diversi milioni di euro.

Non meno importante è il fatto che non si deve perdere l’opportunità di poter usufruire di circa 3 milioni e 100 mila euro a fondo perduto che l’amministrazione è riuscita a portare a casa, seppur lontano dai riflettori. Devo un grazie enorme al Presidente Luca Zaia e al suo ex assessore Marino Zorzato. E un altrettale ringraziamento al professor Francesco Favotto e al suo CdA, perché ci assicurano un aiuto decisivo. E aggiungo i complimenti ai miei consiglieri e assessori, che ancora una volta hanno convenuto su un progetto coraggioso.

 

Tre precisazioni:

(1) La partecipazione diretta all’intervento da parte del Comune è resa possibile grazie alla minuziosa attività di risanamento di bilancio svolta in questi quattro anni e che ha ridotto il debito comunale da 37 milioni di euro a 26 milioni di euro. Questa riduzione ha permesso di rientrare all’interno dei parametri di legge secondo i quali il debito non può superare il 150% delle entrate. Entro fine anno scenderemo a 23 milioni e quindi ne recuperiamo 3 da impiegare restando dentro i parametri.

(2) Sarà stanziato anche 1 milione di euro per le manutenzioni stradali perché occorre contemperare grandi iniziative e attività ordinarie.

(3) In merito alle cooperative presenti, per Solidarietà abbiamo trovato una sede migliore, mentre Vita e Lavoro è in un braccio non interessato dall’intervento.

A brevissimo, sottoporremo al Consiglio Comunale la proposta, elaborata anche in collaborazione con la direttrice del Museo Monica Celi. E un grazie particolare al Comitato Civico di Biadene Pederiva, che è sempre stato sul pezzo, chiedendo il restauro, ma con rispetto e fiducia nel lavoro dell’Amministrazione.”

 

Commenta Francesco Favotto, presidente di Veneto Banca: “E’ noto che le banche stanno attraversando un momento di trasformazione che richiede tagli e la definizione di una serie di priorità che le obbliga ad essere molto selettive. Montebelluna, per Veneto Banca, ha sempre rappresentato un territorio di partenza e di appartenenza. Nonostante l’istituto di credito si sia ampliato, qui a Montebelluna, Veneto Banca conserva il cuore e la testa. Pertanto abbiamo ragionato a lungo con il sindaco e all’interno del CdA rispetto al progetto di Villa Correr Pisani e, stringendo una parternship con il Comune, abbiamo scelto di finanziare l’iniziativa, che consideriamo di area vasta ed un motore di sviluppo per il territorio.

Per farlo abbiamo scelto di coniugare la politica nazionale con la promozione territoriale attraverso lo strumento dell’Art bonus che consentirà a Veneto Banca di erogare 500mila euro per due anni a favore del progetto”.

 

“La Regione Veneto ha voluto fare la propria parte per questo progetto, finanziandolo con 2,1 milioni di euro perché esso rientra nella strategia turistica che intendiamo condurre nei prossimi anni – sottolinea l’assessore regionale al turismo, Federico Caner -. Una strategia che punta alla valorizzazione delle ville venete e alla loro interconnessione con l’enogastronomia e al cicloturismo: tutti elementi che nell’area montelliana, pur presenti, possono essere sviluppati ulteriormente per far sì che aumenti laqualità dell’offerta turistica del Veneto, già al primo posto quanto a numero di presenze turistiche annuali”.

 

“Sono estremamente lieto di questa soluzione – spiega il presidente del Comitato civico di Biadene Pederiva, Francesco Bolzonello -. Villa Correr Pisani è il simbolo del nostro quartiere, oltreché un bene dell’intera comunità, per cui non vediamo l’ora di vedere l’inizio del cantiere”.



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