PIANO INTERVENTI: IL SINDACO REPLICA A TIZIANA FAVERO

Pubblicata il 23/06/2015

Il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, che ha anche il referato all’urbanistica, replica alle recenti critiche di Tiziana Favero: “C’era una volta la sinistra che, nel 1991 a Venezia, discuteva di territorio ed urbanistica. Si chiamava “La Cosa”, credo, e si interrogava sulla fine del comunismo e sulla sopravvivenza di alcuni valori di giustizia ed equità nel mondo post ideologico.

Con una certa intelligenza, tra i temi del dibattito, vi era quello del disastro urbanistico del Veneto che ha portato all’avvento della “città diffusa”. Dicevano, all’epoca i relatori, che era una vergogna che l’Italia fosse l’unico Paese nel quale le trasformazioni urbanistiche da terreno agricolo a terreno edificabile non portavano ad una perequazione a favore dell’ente pubblico che generava tale valore, mentre c’erano cittadini che già avevano la fortuna di avere un terreno, che senza una goccia di sudore si ritrovavano da mattina a sera, avendo ottenuto un aumento esponenziale del valore della loro proprietà, al momento dell’approvazione del Piano regolatore.

Per alcuni anzi era una vera e propria vincita al Lotto.

Cosa non equa, soprattutto rispetto a chi non aveva la fortuna di aver ereditato terreni dai genitori.

Si richiamava l’esempio della Germania dell’ovest che faceva pagare la trasformazione urbanistica ai cittadini. Era una sinistra ancora convinta del valore dell’eguaglianza sociale al punto da ritenere di creare nei centri cittadini delle aree pedonalizzate per favorire l’incontro tra gli stessi e mettendo in secondo piano il fantozziano feticcio delle automobili.

Cosa rimane di quella sinistra? Nelle parole e nell’azione di Tiziana Favero nulla.

Anzi, lei è contraria alla pedonalizzazione e ritiene una tassa l’istituto della perequazione, per il quale, invece, il centro-sinistra in Regione ha dato battaglia.

Tiziana Favero dimentica due cose:

  1. Che chi si trova il terreno trasformato urbanisticamente deve ringraziare il Comune, cioè la comunità. Noi applichiamo la percentuale del 35% del valore di trasformazione e per il cittadino è un grande vantaggio. Forse è utile un esempio. Se il Comune dicesse che è disposto a pagare per l’acquisto di un’auto il 65% del valore mentre il restante 35% lo deve mettere il cittadino, quest’ultimo si sentirebbe tassato o riterrebbe di aver avuto un grande aiuto? Non sono le cattive abitudini del passato che devono far giudicare negativamente l’introduzione dei criteri di equità.

  2. Il nostro Comune applica il 35% (percentuale peraltro identica a quella introdotta ed adottata nel Piano regolatore della precedente amministrazione fin dal 2003...ma qualcuno ha la memoria corta), soprattutto attraverso cessioni di aree verdi e solo in alternativa con monetizzazioni. In molti altri Comuni il livello di perequazione richiesto è decisamente superiore.

In ogni caso mi chiedo con quale coraggio Tiziana Favero possa parlare, dato che ha lasciato l’indebitamento record di 37 milioni di euro che noi faticosamente da quattro anni stiamo pagando assieme ai cittadini che sanno bene chi ringraziare ogni volta che pagano Imu e Tasi.

Prendo atto e ne prendano atto anche i cittadini di quanto il sindaco e l’attuale amministrazione comunale siano più a sinistra di Tiziana Favero”.

I migliori auguri al PD.



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