Musei

Museo di storia naturale e archeologia
 
foto dell'interno del museo di storia naturale e archeologica

 

Reperto conservato nel Museo di Storia Naturale ed Archeologia Il museo di Storia Naturale e Archeologia ha sede presso l'ex villa Barbarigo, un complesso architettonico del XVII secolo costituito da barchessa e villa con annesso oratorio e giardino.Qui trovano posto le sale espositive, aule didattiche, laboratori, un centro di documentazione e un'ampia sala per conferenze e mostre temporanee. Nella barchessa sono esposte ricche collezioni naturalistiche ed archeologiche. L'itinerario per il visitatore parte dell'origine dell'universo, con la sala di astronomia, per approdare poi all'origine della vita e, attraverso le sale di zoologia, descrivere l'evoluzione di gruppi sistematici e la loro classificazione. In questa sezione naturalistica un occhio di riguardo meritano due parti:
 

  • le sale dedicate ai minerali, con una moderna ed interattiva esposizione di oltre 300 esemplari di grande rilievo estetico e scientifico;
  • la sala pesci che raccoglie il 90% della fauna ittica d'acqua dolce del Veneto fornendo quindi una preziosa documentazione del patrimonio ittico del territorio


L'allestimento della sezione archeologica comprende essenzialmente tre nuclei di materiali (epoca preistorica, protostorica e romana), esposti secondo un criterio topografico-cronologico, provenienti tutti da Montebelluna. A questo nucleo originario si sono aggiunti negli anni alcuni materiali preistorici e di epoca romana provenienti dai paesi limitrofi e del territorio.
Nel giardino, l'osservatorio astronomico dotato di un potente telescopio permette l'osservazione della volta celeste guidata ogni venerdì sera (previa prenotazione) da esperti astrofili del Gruppo Naturalistico "Bellona".
Il museo ha una piccola sezione staccata inserita in quello stupendo parco naturale che è la vallata di Schievenin di Quero. E' il frutto di una donazione nel 1984 dell'al

lora parroco del luogo, che ha voluto lasciare queste sue collezioni al Museo di Montebelluna a condizione che la sede venisse mantenuta a Schievenin: ciò allo scopo di valorizzare appieno il patrimonio naturalistico, pressochè incontaminato della vallata.
 


Museo dello ScarpoAffresco del Tiepolone

E' situato nella Villa Zuccareda-Binetti. Originariamente era la casa di campagna di Bartolomeo Burchielati (1548-1632). Cambiò poi alcuni proprietari fino a quando fu ereditata

dalla nobile famiglia Binetti, di cui porta il nome. Dal 1980 è di proprietà del Comune che, con la collaborazione dei cittadini e di aziende in particolare del settore, ne fece la sede del museo della calzatura. E' una mostra permanente storica della calzatura sportiva che vuol presentare al visitatore il percorso effettuato dalle imprese artigianali ed industriali in Montebelluna e nel suo territorio.



Arte

Giambattista Tiepolo, L'Assunta (particolare), affresco, 1716-1719 Da ammirare la Villa Loredan Van Axel (XV sec.) sorta sui resti dell'antico castello e la Colonna delle Ducali con la statua della Madonna che fu eretta nel 1749. Sul basamento furono poste 4 lastre di marmo su cui sono incise le più importanti delibere ducali del governo veneziano e gli stemmi dei Dogi, loro autori. Le Ducali contenevano particolari privilegi concessi dalla Repubblica di Venezia al Mercato di Montebelluna in materia di dazi. Il Mercato, celebre proprio per questo motivo, si teneva nella cosiddetta "Piazza delle Biade", la stesso dove si tiene oggi, ogni mercoledi. Il Duomo in stile eclettico, nella parte absidale, presenta una fusione tra lo stile romanico e l'elegante linearità di quello gotico.

All'interno troneggia l'altar maggiore, realizzato su progetto di Piero Celotto, architetto montebellunese e sopra il tabernacolo spicca il Crocefisso in legno opera dello scultore Augusto Murer. Raffinate nei colori e nelle decorazioni, pregevoli per gli effetti luce che producono, sono le Vetrate della navata centrale decorata a fiori e quelle laterali con le figure d
Villa Ca' Mora Morassuti
egli apostoli e di alcuni Santi. Custodisce arredi cinquecenteschi, dipinti del XVI e XVII secolo e un arazzo del sec. XVI. La località di Santa Maria in Colle, zona che ha fornito in modo spesso occasionale, tanti reperti a
rcheologici, è domin
ata dalla semplice ed imponente chiesa prepositurale Santa Maria in Colle o Chiesa vecchia. E senz'altro il monumento piu importante della città; fu costruita nel 1611 su disegno di Giorgio Massari e dedicata alla natività della Vergine.

Statua del frontale della Chiesa di Santa Maria in Colle
Statua del frontale della Chiesa di Santa Maria in Colle All'interno si notano la bella "Pietà" del 1711, opera dello scultore Giuseppe Bernardi, maestro del Canova e sul soffitto la "Gloria del Paradiso", uno stupendo affresco di Francesco Salvator Fontebasso che risale al 1760. Il Campanile eretto vicino alla Chiesa crollò a causa di un terremoto nel 1695, fu poi ricostruito, ma cadde nuovamente nel 1761. Cadde anche una terza volta nel 1776, colpito da un fulmine; venne ultimato a forma di cuspide nel 1898 (anche se l'inizio dei lavori fu nel 1792). Su proposta di Mons. Giuseppe Furlan e con l'approvazione del Papa Pio X, nel 1908 ebbero inizio i lavori per la costruzione della nuova chiesa prepositurale dedicata all'Immacolata Concezione. L'interruzione, causata dalla 1° guerra mondiale, rese i lavori particolarmente lunghi e dificili.
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